Si comincia bene, siamo solo a lunedì ma leggendo sul web, vediamo con gaudio che a Mediaset, almeno a sportmediaset si comincia a lavorare per Juventus-Milan di domenica. L'editoriale di Matteo Dotto, infatti, non lascia spazio ad alcun dubbio. Molte critiche a Conte (dal modulo all'acconciatura... sul secondo tema poi ci chiediamo perchè)... fino ai soldi spesi in estate e alle ambizioni di scudetto, di cui a Torino non ha mai parlato nessuno. Tante critiche senza alcuna menzione che il pareggio di Bologna e Catania sono nati con situazioni particolari (l'anno scorso in 10 con il Parma la Juventus aveva perso 4-1, con il bologna ha dominato). Nessuna menzione all'espulsione di Vucinic trattata con leggerezza visto che il metro per Roma e Milan è stata la grazia (casi Kjeaer e Taiwo). Insomma, si comincia a spargere un camion di concime sulla Juventus. Del resto che partita c'è domenica sera....? La risposta la trovare nel calendario.
Ecco l'articolo di Dotto fonte http://colpiditesta.sportmediaset.it/2011/09/25/la-frenata-di-conte-il-grande-demagogo/#more-28
LA FRENATA DI CONTE, IL GRANDE DEMAGOGO
25 settembre 2011
Sono bastati due pareggi contro due squadre non esattamente di prima fascia per fare abbassare la cresta ai capelli trapiantati di Antonio Conte e ai suoi tanti adulatori: giornalisti di Torino e dintorni e tifosi della curva su tutti. Coloro che pensavano di veder risolti i problemi bianconeri solo grazie agli stereotipi sulla “gloriosa maglia” e sulla “spinta del meraviglioso pubblico” usati a mani basse dal Grande Demagogo di Lecce.
Certo, la sua Juventus è attrezzata per fare comunque un campionato da protagonista. Lo impongono i tanti soldi spesi dalla dirigenza per accontentare tecnico e piazza: i bianconeri sono obbligati ad arrivare almeno al terzo posto. Ma gli 8 punti che valgono comunque l’odierna vetta della classifica in coabitazione con l’Udinese non sono il bilancio auspicato alla vigilia. Vogliamo dirla tutta? Parma e Bologna in casa, Siena e Catania fuori: se non proprio l’enplein da 12 punti, almeno 10 la Juve doveva portarli a casa. Quei 10 punti che Colantuono ha per esempio regalato all’Atalanta con la partenza-sprint che, senza la penalizzazione, varrebbe alla Dea il primato solitario.
E domenica per la Juve di Conte arriva contro il Milan il primo esame di maturità, la prima partita con una squadra sulla carta non inferiore ai bianconeri.
Nel per nulla clamoroso pareggio al Cibali il calcio insegna ancora una volta come Davide possa sempre abbattere Golia. Con il piccolo “Papu” Gomez che, dal basso del suo metro e 66, scherza sulla fascia il campione del mondo Grosso e con Bergessio che brucia un imbolsito Chiellini (il Golia della situazione) e infila l’altro campione del mondo Buffon. Azione molto più lineare di quella che nella ripresa porta al pareggio di Krasic, figlio di una sesquipedale cappella di Andujar.
Finora il 4-2-4 tanto decantato (con la variante catanese del 4-2-3-1 di domenica pomeriggio) non ha premiato la Juve di Conte nè con il miglior attacco (il Genoa con 8 reti ha fatto meglio) nè con la miglior difesa (nessuno meglio dell’Udinese, con un solo gol al passivo). La strada per lo Scudetto è lunga ancora 34 giornate, con meno proclami e più umiltà ci si può sempre provare.
Ma dotto è un fanatico tifoso bbbovino!
RispondiEliminaLa categoria dei giornalisti "sportivi" è la più fortunata in Italia. Scrivono una cosa oggi e tra una settimana scrivono l'esatto contrario. In un'azienda normale verrebbero licenziati dopo 3 giorni... Ti chiedi perchè se la prendano con la capigliatura di Conte? Semplice, perchè sono dei frustrati impotenti...
RispondiEliminache la stiano preparando anche così?
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=WNji4P7Cm9k&feature=player_embedded