Abbiamo fatto un tour de force ieri per offrire ai nostri lettori un prodotto all'altezza sul processo di Napoli. Oggi vogliamo decifrare in pochi passi quanto emerso così che tutti i tifosi possano sbattere in faccia ai propri detrattori la realtà delle cose. Prendete e diffondete.
Punto uno: il sorteggio truccato. Non e'mai stato truccato un sorteggio e il famoso teste Manfredi Martino è stato descritto in modo esaustivo da Prioreschi ieri. Le ammonizioni mirate e le intercettazioni. Le frodi contestate a Moggi vanno divise in tre gruppi: quelle fatte in proprio (Juventus) e quelle per conto terzi (Messina e Fiorentina). Le possiami dividere in frodi semplici, quelle con il sorteggio truccato, quelle con le ammonizioni e quelle in cui c'è sia il sorteggio che le ammonizioni. Ma la Juventus, per vincere con il Chievo, doveva organizzare tutto questo? L'unico big match è Juventus-Milan del 18 dicembre 2004, arbitrata da Bertini. Due riflessioni semplici semplici: non c'è contestazione sul sorteggio e arbitra Bertini, arbitro associato, e come finisce? 0 a 0. Ma io vado a imbrogliare per Siena-Juventus e vinco 3 a 0 e quando mi capita il Milan, e ho Bertini associato, faccio 0 a 0? Già con la logica non andiamo da nessuna parte. Scopriamo dalla deposizione di Auricchio che Milan-Juventus, quella del colpo di tosse di Manfredi Martino, sedicesima giornata, è decisiva per lo scudetto. Auricchio aveva le dichiarazioni di Martino sul colpo di tosse, quindi c'era motivo per investigare, ma non suscita interesse investigativo, e perché mai? Nella griglia non c'erano arbitri amici della Juventus. Perché per Lecce-Juventus devo truccare la griglia e i sorteggi e non lo faccio per il Milan? Perché la gara decisiva non è sotto attenzione? 'Evidentemente non c'era la necessità di mettere un arbitro favorevole', risponde Auricchio. Qui cascano le braccia!
Punto due: i baffi. Le parole di Prioreschi qui vanno scolpite sulla pietra. Nelle migliaia di intecettazioni scopriamo che i carabinieri all'inizio di tutte le intercettazioni fanno una legenda e spiegano come interpretare queste chiamate. Secondo tre gradi: importanza 1, un baffo verde, 2 due baffi gialli, 3 tre baffi rossi. E da ciò che scopriamo. Andiamo a vedere come erano state classificate quelle sparite? Che queste di Facchetti, di Moratti, di Campedelli erano tutte classificate con i baffi gialli e rossi, come e più di quelle di Moggi, quindi il carabiniere che stava alla cuffia l'ha ascoltata e segnalata, poi quando è passata al piano di sopra qualcuno ha fatto il farmacista e ha deciso di farla sparire.
Punto tre: Nucini. Perché gli hanno offerto un posto di lavoro? Mistero...chiedere a...
Punto quattro: l'Inter. Dovrebbe vergognarsi a non vincere nemmeno con Rodomonti a favore. Perché non vinceva? Vedi alla voce Pirlo-Seedorf per Coco e Brncic. Vogliamo parlare di Nucini? Quello e' il vero e unico illecito sportivo dichiarato. Piaccia o non piaccia le intercettazioni sull'Inter c'erano.
Punto cinque: la Cupola? La smentita sulla cupola si basa sulla telefonata Bergamo-Rodomonti. Domanda: come mai la Juventus fa meno punti con gli arbitri della cupola che con gli altri?
Punto sei: le partite. Non o soffermiamo su tutti gli episodi ma nulla coincide con quanto affermato dall'accusa.
Punto sette: le schede svizzere, errata la procedura di acquisizione delle prove, errate le celle e i riscontri, clamoroso poi che uno degli atti più rilevanti del processo, e' stato trasmesso a voce! Luciano Moggi è per Narducci un soggetto di capacità criminale maniacale,questo sostiene Prioreschi, ma qui arrivano le incongruenze. E allora come la mette in piedi questa rete criminale: chiede i soldi alla signora Castaldo della Juve, li fa dare al dipendente Bertolini, poi ne parla a Capobianco e magari ognuno lo dice al rispettivo capo di dipartimento. e Bertolini che fa? Dice a De Cillis (colui che vende le schede): vengo dalla Juve, voglio le schede... non basta. Moggi addirittura vuole vedere il negozio, con Fabiani e Ceravolo, a Chiasso. era una modalità segreta, questa: con tanto di invito a partite della Juventus a Milano e Torino. e alla dogana si fa fare pure le foto con i finanzieri alla dogana. Qui siamo alle comiche, se uno vuole fare le cose segrete si fa pure fotografare, ma stiamo scherzando?
Punto otto: i pedinamenti e lo spionaggio industriale. Come sostenuto da Moggi ieri, esisteva uno spionaggio industriale, ma non vi è traccia nei verbali e, dopo un anno e mezzo ecco Telecom, dove la Juventus e Moggi sono intercettati illegalmente.
Punto nove: la falsa testimonianza e la trasmissione degli atti delle testimonianze di Baldini, Nucini e Auricchio denunciati alla procura di Napoli per il reato di falsa testimonianza, falso ideologico e calunnia in danno di Luciano Moggi. Questo è quanto clamorosamente chiesto ieri da Prioreschi.
Punto dieci: l'assoluzione, in formula piena perché il fatto non sussiste, in effetti il fatto non sussiste come le cause di questo processo.
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