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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

mercoledì 31 agosto 2011

chi è causa del suo mal...

Un proverbio dice: "chi è causa del suo mal". Eh si, nelle prime amichevoli tutti hanno visto che la difesa bianconera aveva bisogno di un difensore di sostanza, per dare una mano a una squadra che nella passata stagione ha incassato troppo, soprattutto in casa.

Invece nulla, nessun arrivo, tanto attendismo, si è arrivati agli ultimi giorni con l'acqua alla gola e alla fine non si è fatto nulla. Insomma, bisognava pensarci prima, perchè questa volta non saremo teneri nelle valutazioni qualora la difesa bianconerà non si dimostrasse all'altezza. Un calciomercato da 7, che poteva e doveva essere da 7e mezzo e di più se solo si fosse riusciti a completare il settore difensivo. Provocano poi perplessità i discorsi sulla fascia sinistra. Le parole odierne di Ziegler pongono la corsia sinistra in una situazione di imbarazzo. Sarà interessante vedere come si disimpegnerà la squadra di Conte. Sarà importante valutare la copertura della difesa, che richiede un miglioramento rispetto alle sfide con il Milan del trofeo Berlusconi.

Pensare che mancava poco fa rabbia...un tassello e invece ancora qui a parlare di qualcosa che poteva essere e non è stato.

Questa volta non diremo: "Pazienza, va bene lo stesso"

C'è nell'aria grande attenzione da parte del popolo bianconero su quello che potrebbe succedere. La sensazione generale è che se Marotta non riuscirà a piazzare i tasselli che mancano difficilmente il popolo bianconero starà in silenzio e accetterà tutto con la famosa frase di Ranieri quando arrivò Poulsen a Torino.. "Pazienza...". La pazienza anche complice l'arrivo del mediano dal Napoli è terminata. Quest'estate ha visto ben nove e saranno dieci se non di più acquisti a Torino, ma le promesse sono state mantenute in parte. Le consideriamo mantenute se pensiamo al miglioramento della rosa, non le consideriamo tali se invece pensiamo alle parole iniziali che stuzzicarono l'immaginario dei tifosi e che forse hanno contribuito al boom di abbonamenti della stagione in corso. Gastaldello, Astori, Bonera...Bocchetti, mal di pancia continuo su forum, siti, nomi che fanno impallidire i tifosi. Dispiace per i giocatori che sono anche di buon livello, ma francamente non adatti a migliorare la rosa bianconera e quello che serve è migliorare, non riempire una casella come successe l'anno scorso con Traorè e Rinaudo, che criticammo apertamente al momento dell'acquisto e che purtroppo non hanno lasciato alcuna traccia nella storia bianconera. La difesa va migliorata e ci sono ormai solo 19 h ore di tempo... troppo poco?

La parola pazienza vale attualmente solo per Conte e per il suo gioco. I tifosi sono pronti a concedere tutto il tempo necessario al grande capitano bianconero affinchè possa costruire una casa dalle fondamenta. Il lavoro, la cultura, l'impegno, le motivazioni, il sudore, la juventinità meritano tutto quanto di buono possibile. Pazienza, ma anche speranza che sia stato Conte ad avallare le scelte, da Giaccherini (ma crediamo di si) a Estigarribia e Elia (siamo meno sicuri).

Per Conte, ci sarà pazienza e grande supporto, però il Mister ha bisogno dei giocatori giusti perchè purtroppo crediamo che Conte i miracoli non sia ancora in grado di farli, ci vorrebbe un difensore di livello.

martedì 30 agosto 2011

HANNO PAURA DI KRASIC

La Juventus ha un giocatore che è di alto livello e il suo nome è Milos Krasic. Il giocatore ha tirato la carretta nel girone di andata della scorsa stagione e si è visto il rendimento che aveva quella Juventus. Nella seconda parte è calato, vero ma è calata tutta la squadra. Oggi, sulle pagine di molti giornali e di qualche sito, ci sono dei "guru" che cominciano a spararla grossa su Krasic e addirittura qualcuno che lo inserisce come bidone della scorsa campagna acquisti. Incredibile che Krasic venga inserito in questa classifica. Probabilmente queste persone non hanno visto le partite del campionato scorso e forse nemmeno quelle di quest'anno. Ovvio che Krasic non è sempre brillantissimo, ma altrettanto ovvio che è sempre raddoppiato e sull'altra fascia, quella sinistra la Juventus ha poca pericolosità, quindi i difensori si cautelano su Milos con raddoppi e molti falli. Con l'acquisto di un esterno sinistro pericoloso l'equilibrio dovrebbe essere garantito e le cose potrebbero cambiare.

Fortunatamente Milos non parla ancora bene italiano se no a leggere certe castronerie, si arrabbierebbe e pure molto. Il calcio italiano poi è particolarmente bravo a creare polemiche inutili e cercare addirittura di inventare casi, come la possibile cessione di Krasic. Krasic è stato sempre trattato male dalla stampa, forse qualcuno ha paura che lui diventi un campione. Ci ricordiamo tutti il caso Bologna dell'anno scorso dove Krasic venne messo alla berlina per settimane e squalificato mentre ad altri giocatori (vedi Robinho....) non venne riservato il medesimo trattamento.

Chi critica Krasic, secondo noi non ci capisce nulla. La qualità di questa Juventus deve venire da lui. Le critiche ci stanno, ma devono essere motivazionali affinchè il serbo possa migliorare e diventare continuo, cosa che obiettivamente gli manca.

Nelle settimane scorse si criticava il fatto che Krasic non sapesse l'italiano e in questi giorni parlasse solo con Vucinic nella loro lingua. Francamente non lo biasimiamo, se il serbo deve imparare l'italiano per leggere quello che scrivono di lui i giornali è meglio non lo faccia, almeno si eviterebbe dei magoni, che invece hanno i tifosi bianconeri quando si critica uno dei pochi giocatori in rosa capace sul serio di fare la differenza.

il bilancio a -48

Che fine hanno fatto i 70 milioni promessi per il mercato della Juventus? Ci ricordiamo e non abbiamo dimenticato l'aumento di capitale di 100 milioni, anche se non tutto destinato al mercato (il bilancio al 30 giugno aveva chiuso con un rosso di circa 70 milioni). Attualmente sembra che solo quei 30 rimanenti siano stati destinati al mercato per la stagione in corso.

Facciamo un conto degli acquisti: 10 milioni per Lichtsteiner, 10,5 per Vidal, 15 per Vucinic, 3 per Giaccherini e 0,5 per Estigarribia e forse 10 (così pare) per Elia totale 49 milioni pagabili in tre anni, quindi circa 16 annui. A questi si aggiungono i riscatti Matri (15,5 milioni al Cagliari in tre rate), Quagliarella (10,5 milioni al Napoli in tre rate), Pepe e Motta (7,5 e 3,75 milioni all'Udinese, anche questi in tre rate), Totale 37 milioni, quindi 12,5 per l'attuale stagione. Siamo a circa 28,5 milioni per la stagione attuale.

Le cessioni hanno visto protagonisti Sissoko, Ekdal, Felipe Melo, Giovinco, Almiron quindi un incasso complessivo di (7+1,5+1,5+1+0,4) a cui aggiungere il potenziale riscatto a 13 per Felipe Melo. Per la stagione in corso circa 4,5 milioni, visto che i pagamenti sono tutti triennali o quasi ad eccezione del prestito oneroso di Melo.

In pratica al netto delle prossime operazioni circa 24 milioni l'esborso per la stagione attuale, non tantissimo, rispetto a quanto si poteva preventivare e a quanto ci si aspettava con il prestito ponte di 70 milioni.

A questo vanno aggiunti anche i risparmi degli ingaggi pesanti: Sissoko, Felipe Melo, Grygera, Almiron e probabilmente Amauri e Iaquinta che hanno ingaggi tutti sopra o quasi ai due milioni. Il monte ingaggi ha avuto un taglio netto e se si riusciranno a vendere anche Amauri e Iaquinta, solo per l'esercizio in corso la Juventus risparmierà ulteriori 13 milioni di euro a cui aggiungere i proventi dell'eventuale cessione.

La speranza dei tifosi è che le ultime risorse vengano spese eventualmente in modo oculato, puntando a giocatori di sicuro valore e non scommesse alla Giaccherini o Estigarribia, ma soprattutto pagando i giocatori il giusto. Le trattative Vidal e Vucinic insegnano che si possono spendere 15 milioni per un ottimo centrocampista e attaccante, quella Aquilani e Poli insegnano invece che a volte alcuni tendono a prenderti in giro...

Questi ultimi due giorni ci diranno se Marotta e C, completeranno l'organico con i famosi due tasselli (dopo Elia, rimasto uno) o preferiranno tenere i soldi nel porcellino (per Rhodolfo?), del resto anche a gennaio si fanno buoni affari, il Milan della passata stagione insegna.

LA SPERANZA? SE MORATTI CONTINUA COSI'...

Questa Juve, quella che sta nascendo non lotterà per lo scudetto, a meno di clamorosi scivoloni di un Milan che sulla carta appare veramente troppo forte e compatto. Non lottare per lo scudetto non vorrà dire, però, rinunciare a priori alla corsa Champions. Ci sono due posti liberi che si giocheranno la Lazio (se saprà gestire il doppio impegno Uefa), il Napoli, l'Inter e appunto la Juventus. Rimangono leggermente più lontane l'Udinese (anche lei con la Uefa) e la Roma che è un cantiere o qualcosa di più. Questa Juventus, avrà dalla sua per arrivare tra le prime tre, due elementi forti. Il primo è l'assenza dalla Coppe che dovrebbe diciamo dovrebbe, consentire di avere maggiori forze per gli impegni domenicali e infrasettimanali. Secondo: l'assenza di una concorrenza di primo piano. Diciamolo chiaramente, il campionato italiano è di poco valore. Partito Eto'o, l'Inter sta vivendo delle incomprensioni societarie pre Calciopoli e Moratti si sta rivelando un dirigente non abilissimo sulla sponda calcistica, del livello dell'Inter pre 2006, altro che aiuti agli altri... Le sue parole di ieri dure, ferme, sanno tanto di segnali chiari a Gian Piero Gasperini, tutte improntate sulla tattica: "Pazzini deve giocare, è uno che segna valanghe di gol, su Snejider, non fatemi parlare...". Insomma l'Inter rischia di eliminarsi da sola, resterebbero le altre con la Lazio che vive il discorso Zarate e il Napoli che dopo la pantomima Ruiz è alla ricerca di giocatori di valore. Sarà curioso vedere che succederà in casa Napoli con Pandev che rischia di far saltare il banco. Il macedone prende 3.5, parte pagata dall'Inter. Che succederà quando Hamsik, Lavezzi, Cavani vorranno lo stesso ingaggio? Siamo curiosi, molto curiosi....

In ogni caso il Napoli è attualmente più dell'Inter la candidata al ruolo di Anti-Milan. Sulla Juventus, tutto dipenderà da questi due giorni di mercato, troppe incognite per Conte. Le certezze sono Pirlo (se starà bene), Lichtsteiner e Vucinic. Se le scommesse Giaccherini, Estigarribia dovessero rivelarsi azzeccate allora si potrebbe sognare, in caso contrario aspettiamoci una nuova annata di sofferenza o se preferite aspettiamo qualcosa meglio del settimo posto, ma non molto.

lunedì 29 agosto 2011

CHI VUOL ESSER LIETO SIA... DI DOMAN NON C'E' CERTEZZA

Chi vuol esser lieto sia: di doman non c’è certezza, così scriveva nella seconda metà del ‘400 Lorenzo de’ Medici. Godiamoci il calciomercato o quel che ne rimane perchè non si sa mai cosa può succedere domani. Siamo arrivati a 3 giorni dalla chiusura delle liste e in casa Juventus si nuota nell'incertezza tra le opinioni e i pensieri dei tifosi mentre si spera nelle certezze della società.

Anche quest'anno ci sono stati colpi positivi come l'anno passato, ma si è arrivati troppo lunghi e si rischia veramente di fare un nuovo buco nell'acqua. Mentre si cerca di piazzare ancora degli esuberi (Amauri, Iaquinta, Manninger, qualche giovane), dopo essere fortunatamente riusciti a piazzarne altri (Almiron, Ekdal, Grygera), giungono voci clamorose sulla quasi cessione di Ziegler e sulle possibili cessioni di Pepe e Bonucci. La situazione è paradossale perchè a questa Juventus mancano ancora due tasselli dell'undici titolare (esterno sinistro e probabilmente il centrale), ma la squadra è ancora un cantiere aperto.

Non sappiamo cosa ne pensi realmente Conte che ha si un modulo definito, ma non pensiamo salti di gioia nel vedere la rosa stravolta di giorno in giorno. Ziegler potrebbe essere un affare, ma se fai un affare devi poi sostituirlo e se il sostituto è Grosso, allora non ci siamo proprio.

Tantissime critiche arrivano in redazione e non parliamo solo quelle relative al vecchio discorso top player. Al momento la base di certezza è Antonio Conte. Predichiamo prudenza per il momento e aspettiamo prima di esprimere giudizi definitivi. Il mercato della Juventus, attualmente è da 6,5/7 al massimo, ma per poter diventare da 7.5 e lottare per il terzo posto servono assolutamente rinforzi, ovviamente senza cedere i pezzi migliori. Ci fa ridere poi, chi mette in discussione Krasic, se si critica il serbo, unica nota lieta della stagione passata, allora siamo al paradosso. Chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza...del resto per averne qualcuna in più basta aspettare 3 giorni... poco per chi si è illuso di un top player per 3 mesi.

Guarda come si divertono

In una domenica senza calcio, tra un Gran Premio nella località termale belga e una corsa di atletica, abbiamo cercato una partita del campionato italiano di calcio... invano. Lo sport più bello del mondo, come dicono alcuni, sembra non appartenere più allo Stivale. Polemiche da un passato che va riscritto, vedi alla voce Farsopoli, scommesse e infine polemiche sul contratto hanno finito per bloccare tutto e ci danno sempre più l'idea che il calcio ormai si giochi altrove. Ed effettivamente se vogliamo andare a vedere dello spettacolo ormai non lo guardiamo sicuramente in Italia, dove ci troviamo sempre più guidati da una classe dirigente calcistica che sembra aver perso la rotta. Loro si divertono, Oltremanica, soprattutto a Manchester. Li si ammira Dzeko, che guarda caso un anno fa abbiamo invocato allo sfinimento, si ammira Aguero, che guardacaso abbiamo quest'anno invocato e ci gioca pure Nasri, che dice di aver ricevuto offerte dall'Italia, ma lui dall'Inghilterra non ci pensa proprio a muoversi.

Due filosofie diverse a Manchester, chi spende e spande come uno sceicco e chi invece segue la linea di investimenti oculati, sponsorizza tutto ed è e deve essere un esempio. Lo United che vince 8-2 con l'Arsenal è storia, lo stesso Arsenal che aveva impressionato al Friuli. Mentre gli altri corrono, giocano si divertono, noi polemizziamo su cose giuste, come la giustizia che manca dal 2006, diritti tv che mostrano come vogliono mangiare tutti a un tavolo senza aver nemmeno pagato il biglietto di entrata e contratto calciatori.

Di questo passo ci toccherà comprare tutti Sky, ma Sky inglese, perchè il campionato italiano fa proprio pena. Fossimo in Andrea Agnelli, ci muoveremmo per lasciare il campionato italiano è andare la dove veramente si gioca lo sport più bello del mondo, lasciando i fantocci del calcio italiano alla sua triste ed inesorabile fine. In Inghilterra avevano un problema,la violenza, l'hanno risolto e ora hanno veramente capito come si fa business e come si crea valore, mentre in Italia pensano ancora che il loro campionato sia il più bello, all'estero ridono... e di gusto.




domenica 28 agosto 2011

non è mai troppo tardi...

Non e' mai troppo tardi e' un film del 2007 in cui Carter Chambers è interpretato da un superbo Morgan Freeman. Il protagonista è stato meccanico per quarant'anni, una vita passata tra le responsabilità del lavoro e della famiglia. Il miliardario Edward Cole (Jack Nicholson) ha passato tutta la vita a fare soldi. Quando si ritrovano a condividere una stanza d'ospedale e tanto tempo per pensare a ciò che potrebbe succedere - e quanto questo dipenda da loro. I due scoprono il bisogno fino ad ora insoddisfatto di venire a patti con se stessi e le scelte che hanno fatto e il desiderio di trascorrere il tempo che rimane loro per fare tutto quello che avrebbero sempre voluto fare. Oggi mancano ancora pochi giorni alla chiusura del mercato ma non e' tardi. Non e' mai troppo tardi per chiudere le trattative che mancano e portare a Torino un grande difensore e un grande esterno sinistro. Abbiamo passato tutta l'estate a parlare di top players e giocatori di qualità per poi ritrovarci a settembre o quasi sperando di non svegliarci senza i giocatori mancanti. C'è ancora tempo per fare tutto quello che si vuole fare, proprio come nel film. Per un mercato funzionale mancano ancora quei tasselli che fanno la differenza. Non e' mai troppo tardi per volare a Barcellona e prendere. Afellay o meglio ancora andare a Lille e prendere Hazard. Non e' mai troppo tardi per capire se Bruno Alves e' il difensore che manca o serve anche qualcun altro, non Diego Lugano per lui purtroppo è tardi. Oggi domenica, non e' tardi, tra pochi giorni, purtroppo potrebbe esserlo.

C'è qualcosa che non va

In questo mercato estivo, che francamente al netto dell'esterno e del difensore centrale valutiamo al massimo da 6,5/7 notiamo delle forti contraddizioni che pongono grandissime domande sul potere contrattuale in fase di contrattazione dell'attuale dirigenza. In settimana avevamo parlato della situazione Aquilani. Alla Juventus chiedevano prima 16, poi 13 alla fine 11, mentre il Milan è riuscito a ottenerlo a 6 e a garantire al giocatore un contratto da 2 milioni al posto dei 3 che percepiva in Inghilterra. Mistero, sui motivi per cui alla Juventus venissero chieste condizioni fuori dalla portata. Stesso discorso ieri per Poli. All'Inter per 6 milioni più uno di prestito, mentre alla Juventus il mese prima ne chiedevano almeno 10. Questo, senza contare che già Pazzini era stato valutato 20/25 per poi essere "regalato" all'Inter per Biabiany e conguaglio. Infine chiudiamo con Lugano, seguito a lungo dai dirigenti bianconeri e poi accasatosi al Psg per 3 milioni.

C'è qualcosa che non va, come quando il Catania ti vende Martinez a 12 milioni e poi paga Almiron 400,000 euro e non te li da nemmeno tutti subito, ma in tre annualità. Francamente dopo la valutazione di Martinez dell'anno passato... siamo alle comiche.

Misteri, definiamoli così, di questo calciomercato dove Giovinco vale meno di Giaccherini e dove Tiago, rescinde e poi il giorno dopo è libero di andare all'Atletico, tutto ai danni della Juventus.Ci sembra, a volte che gli altri facciano la parte del leone mentre alla Juventus viene lasciato il ruolo della zebra sacrificale.Siamo curiosi di vedere come finirà con Amauri, Grygera e Grosso, ma francamente a meno di sorpresissime ci aspettiamo un regalo a qualcuno, lo stesso qualcuno che poi magari per i propri giocatori ha sempre valutazioni esorbitanti.

Sarebbe ora di svoltare, perchè un tempo alla Juventus questi sgarbi non li facevano, al massimo era la Juventus a farli agli altri.

sabato 27 agosto 2011

Ci aiutano

Domani non si giocherà, quindi niente partita con l'Udinese e domenica sera libera per cinema, feste in casa, birrette o altro. La voglia di campionato non sarà saziata, almeno non in questo fine settimana e bisognerà aspettare ancora altre due settimane. Conte si è detto prontissimo: "In effetti anche per noi, preparare la partita di Udine tra il giocare e il non giocare è stato un pochino.... Abbiamo finito pochi minuti fa l'allenamento preparando benissimo la partita; c'era grande concentrazione da parte dei ragazzi, perchè comunque per noi la partita si sarebbe giocata. Poi c'è stata questa notizia e sicuramente dispiace dover rimandare il debutto. Prendiamo il bicchiere mezzo pieno e diciamo che il debutto lo faremo poi in casa nostra, con l'inaugurazione della nostra nuova casa".

Non abbiamo dubbi che Conte si senta pronto anche se è molto meglio iniziare l'avventura direttamente in casa con il Parma piuttosto che con l'insidiosa trasferta di Udine, dove l'Udinese appare già squadra e pure arrabbiata. E' molto meglio avere altre due settimane per far comprendere i movimenti ai vari Giaccherini, Estigarribia e ai nuovi due acquisti che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Due settimane utilissime per recuperare Matri e soprattutto Krasic che ne avrà per dieci giorni.

Uno sciopero che condanniamo per le motivazioni e per la voglia di vedere calcio, ma che arriva quasi con tempismo per questa squadra che deve ancora crescere. Sarà importante far fruttare queste due settimane e crescere come intesa e condizione tappando le falle della rosa. Uno sciopero che aiuta, non i tifosi ma sicuramente da tempo a Conte per far crescere le squadra e amalgamare un gruppo che avrà sicuramente bisogno di tempo.

SE SCIOPERANO LORO, DOVREBBERO SCIOPERARE TUTTI

Il calcio italiano vive oggi una delle pagine più tristi. Mentre in Spagna, si scioperava giustamente perchè le società non pagano i calciatori in Italia si potrebbe scioperare per motivazioni oscure. Da una parte l'assocalciatori e dall'altra una lega che chiede più flessibilità, più libertà di manovra, meno privilegi. Tutto lascia un forte amaro in bocca dove le richieste sugli articoli 4 e 7 sembrano richieste pretestuali per muovere il mondo del calcio verso nuovi schemi. Le motivazioni sicuramente non le capiranno i tifosi che sono sempre più stufi di dover pagare sempre le inefficienze altrui: di una Lega che non sembra bene in che direzione va e di una federazione che dimostra per l'ennesima volta di essere in grandissima difficoltà.

Una situazione che vede tutti sconfitti e che vedrà, come al solito gli appassionati come veri e propri soggetti destinati a pagare l'inefficienza, con partite spostate in turni infrasettimanali e conseguenti disagi per tutti. E' paradossale poi vedere gente che guadagna certe cifre pronte allo sciopero. Senza voler fare falsi moralismi, in un'Italia dove la disoccupazione è in certe zone vicina al 30%, vedere pronte allo sciopero persone che guadagnano in un anno tanto quanto un operaio non guadagnerà mai in una vita è surreale.

Tutto questo rischia di sgonfiare ancora un pallone italiano che già per via delle scommesse e farsopoli è ridotto ai minimi termini. Già come successo l'anno passato alcuni tifosi sono curiosi: già sognano fuori da San Siro, Robinho, Ibrahimovic, Pato e Cassano con il cartello e il megafono pronti a gridare tutti insieme "Lotta dura senza paura", magari vestiti di rosso. Al tempo stesso i tifosi sono perplessi: ve li immaginate degli scioperanti che arrivano non su utilitarie ma su Maserati, Ferrari, Mercedes e Bmw?

Difficile da crederci e forse irrispettoso per chi sciopera sul serio e non arriva a fine mese. Curioso sarà vedere da che parte si schiereranno gli spettatori e anche le tv che riceveranno un danno economico non indifferente. Forse è ora che comincino a scioperare sul serio i tifosi.

venerdì 26 agosto 2011

rivoluzione non evoluzione

Quasi sicuramente non si giocherà domenica con l'Udinese. Visti gli infortuni e visti i cambiamenti di mercato degli ultimi giorni, forse, meglio così, per dare più tempo a Conte per provare, almeno una volta i nuovi giocatori.

In questi giorni di totale incertezza e forse di illusioni o delusioni di mercato, secondo i diversi punti di vista, ritornano alla mente due parole che abbiamo sentito spesso: qualità e nuova rifondazione. La prima era stata pronunciata in quasi tutte le ultime interviste della stagione 2010-2011 da Beppe Marotta: " (...) quest'anno abbiamo assemblato questo gruppo; soprattutto nelle ultime domeniche abbiamo utilizzato 15-16 giocatori, di cui 11-12, a seconda delle domeniche, tutti nuovi. Quindi è evidente che questo assemblaggio portava degli scompensi. A noi è mancata soprattutto la continuità..... Questo depone perchè questo gruppo possa essere gran parte confermato, ma come abbiamo sottolineato più volte, abbisogna di un livello di qualità maggiore ed è questo il nostro obiettivo principale".

A rileggere queste parole, proviamo un certo imbarazzo, soprattutto se gli acquisti, (quasi 8) diventassero 10 con un altro esterno e un nuovo difensore. Praticamente la Juventus si troverebbe con minimo due difensori nuovi(Lichtsteiner o Ziegler e il centrale) su 4; 3 centrocampisti nuovi (Vidal, Pirlo e Mister Esterno) su 4 e quasi sicuramente 1 punta (Vucinic se titolare) su 2 nuova. Quindi un totale di circa 6 elementi nuovi su 11. Difficile trovare una parola diversa da rivoluzione. Una nuova rivoluzione quindi, con giocatori che sembra possano alzare il tasso tecnico della squadra (Pirlo, Vucinic, Lichtsteiner e Vidal su tutti), ma anche con grandi incertezze come Giaccherini, Estigarribia, ma anche Pazienza e Ziegler.

Mancano ancora due tasselli e poi la rosa sarà completa, difficile capire cosa serve a questa Juventus, forse non molto servirebbe solo un buon stregone capace di dare tranquillità e cominciare a battere tutte le squadre di bassa classifica.

giovedì 25 agosto 2011

ospite stasera a sportitalia

Si preannuncia una serata speciale per i lettori di Tuttojuve.com. Dalle 23,00 infatti, il vicedirettore Massimo Pavan, tastiera Velenosa, sarà ospite del programma "SOLOCALCIO" di Sportitalia per approfondire tutto sui nuovi esterni Giaccherini e Estigarribia e svelare le ultimissime sull'esterno misterioso cercato da Marotta e sul difensore che tanto serve.

Non mancherà qualche riflessione sullo sciopero. Potete seguire la diretta anche su tuttojuve.tv

BENVENUTO ALLA NUOVA PULCE BIANCONERA

Da circa un'ora Giaccherini è un giocatore della Juventus. Lo diciamo subito, se a inizio mercato ci avessero prospettato questo giocatore, probabilmente non ci saremmo stropicciati le mani dagli applausi. Tuttavia il giocatore è stato esplicitamente richiesto da Antonio Conte che è uno che se ne intende, quindi siccome ci fidiamo del capitano avalliamo l'acquisto, sperando che la scelta possa essere azzeccata. Chissà che non sia lui un acquisto in stile Camoranesi che arrivò dal Verona dopo una buona stagione, proprio come Giaccherini a Cesena e seppe diventare campione del Mondo. La Pulce di Talla (così lo chiamavano a Cesena), viene via dalla Romagna dopo tante stagioni da protagonista, da una terra che lo ha adottato,anche se negli ultimi giorni, un pochino ingloriosamente insultato e fischiato, passando da eroe che ha segnato il gol salvezza contro il Brescia a nemico pubblico.

La Juventus spera di pescare da Cesena, proprio come fece Boniperti con Bonini, che alla Juventus diventò insostituibile. Tante speranze per un giocatore che non andrà inserito come titolare ma come primo rincalzo. Un giocatore che sostituisce quel Martinez che l'anno passato ebbe un rendimento inversamente proporzionale alla sua quotazione. Si spera che questa volta il rapporto possa essere basso costo e tanta resa.

Il pubblico bianconero lo accoglie a braccia aperte ed è già pronta la prima domanda da fargli in conferenza stampa, vista la sua dichiarata fede interista: "Quanti sono gli scudetti bianconeri?" La risposta dovrà essere una sola e se sarà quella giusta Giaccherini inizierà subito bene l'avventura in bianconero. Per entrare nel cuore aspettiamo le prestazioni, sperando che anche la Pulce possa entrare nei cuori proprio come la Formica Atomica, sperando però che la fortuna possa essere maggiore.

Quindi, benvenuta nuova "pulce", rigorosamente bianconera.

E' nato il finto tifoso juventino

Partiamo da un presupposto: non esistono tifosi bianconeri di serie A o di serie B. I tifosi bianconeri sono un unico popolo che dovrebbe remare in un'unica direzione. Per questo ci dispiace quando persone che si dicono o autoproclamano tifosi della Juventus poi scrivano certe cose che vanno contro la storia. Il tifoso della Juventus lo è per giocatori come Boniperti, come Charles, come Sivori, ma anche per Platini, Trapattoni, Cabrini, Baggio, Zidane, Del Piero, Nedved e anche per Marcello Lippi.

Non permettiamo a nessuno che si proclama tifoso della Juventus di parlare male dell'allenatore bianconero più vincente con Giovanni Trapattoni. Chi lo dice e critica quella squadra, quella dirigenza quel periodo, forse non ha visto le partite, non ha seguito i cammini europei e forse di calcio ne sa poco, potrà essere tifoso di tutto, ma sicuramente non della Juventus. Quella Juventus è quella che ha più stelle nel nuovo stadio, sono le pagine più belle degli ultimi venti anni dei tifosi.

Forse chi scrive non ricorda che i giocatori della Juventus di quel periodo erano anche tutti nazionali. quando si dice che la Juventus alterava le prestazioni sportive con sostanze "particolari", allora lo stesso discorso varrebbe anche per i giocatori che poi finivano in nazionale e di conseguenza alteravano anche le partite delle nazionali. Il discorso sul doping è molto complesso, ma semplificare e inficiare quelle vittorie oneste non ha senso, soprattutto se si è tifosi bianconeri o se si dice di esselo. Chi si proclama tifoso juventino dovrebbe seguire veramente la squadra e valutare le formazioni con occhio critico ma anche tecnico e qualsiasi tecnico ammetterebbe che quella Juventus era troppo forte per chiunque.

Forse Travaglio non è tifoso juventino, o finge di esserlo, sicuramente non è tifoso di Marcello Lippi, come dichiarava al programma "Victoria Victoria" di La7. " Detesto questo apparato del mondo del calcio che rappresenta Lippi e il mondo della federazione. Non potrei mai vederli un'altra volta con la coppa in mano. Per me l'unico che puo' alzare la coppa è Dino Zoff, e l'unica coppa vinta è quella di Pertini, Zoff e Tardelli nel 1982, dopo di che non accetto altre repliche".

Strano che in questo momento difficile della storia bianconera, dove tutti dovrebbero remare uniti per la risalita, compaiano qua e la gruppi di pseudo tifosi che in nome della pulizia mettono macchie sulle migliori pagine bianconere. La domanda che viene spontanea è questa: ma sono veramente tifosi o fingono di esserlo per motivazioni a noi sconosciute? La sensazione è che la vera risposta sia la seconda.

la PULCE NERAZZURRA E LA FORMICA BIANCONERA



Non ci saranno caroselli e nemmeno cori grandiosi per l'ufficializzazione dell'acquisto di Emanuele Giaccherini, il settimo acquisto di questo calciomercato 2011-2012. Un acquisto, considerato dai più buono, ovviamente per completare la rosa anche se leggendo tra blog e siti una domanda imperversa: ma che differenza c'è tra la pulce nerazzurra e la formica atomica bianconera?

Per pulce nerazzurra intendiamo Emanuele Giaccherini, pulce, perchè questo è il soprannome che gli hanno dato a Cesena e nerazzurra perchè Giaccherini non ha mai nascosto la propria fede calcistica: "Sono tifoso dell´Inter e quindi se un giorno dovessi indossare la maglia nerazzurra sarebbe la realizzazione di un sogno". Dall'altra parte la formica atomica, soprannome coniato a Torino e bianconera perchè Giovinco da Beinasco ha fatto tutta la trafila fino alla prima squadra.

La domanda che si fanno, quindi, i tifosi, soprattutto con la calcolatrice in mano è se veramente Giovinco vale meno di Giaccherini. Infatti il Parma ha esercitato l'opzione per acquistare dalla Juventus il 50% del cartellino del trequartista azzurro per 3 milioni di euro e contemporanemente la Juventus sta per prendere Giaccherini per la stessa cifra (sempre 3 milioni), più Martinez. I conti non tornano a meno che non si valutino i giocatori in base all'altezza 1,64 Giovinco contro 1,67 di Giaccherini. L'unico ragionamento da fare, è forse quello tattico dove Giovinco si muove da trequartista e Giaccherini più da ala, quindi sicuramente più adatto al gioco di Conte. Questa sarebbe l'unica motivazione plausibile per una combinazione di operazioni che comunque fanno discutere e faranno discutere: meglio un pulce nerazzurra a Torino o una formica atomica lontana? Lo sapremo probabilmente presto, già alla seconda giornata (Juve-Parma), sperando che Giaccherini possa presto cambiare bandiere (del resto la maglia bianconera la indossa da anni) e contemporaneamente che Giovinco perda quel dente avvelenato che l'anno scorso gli ha fatto segnare 3 gol contro la Juventus.

mercoledì 24 agosto 2011

E' TORNATA LA PAZZA INTER?

Se a inizio mercato avessimo detto che l'Inter a meno di una settimana dall'inizio del campionato avrebbe ceduto il suo miglior giocatore Eto'o per soli 22 milioni più bonus, senza avere ad oggi in mano il sostituto, ci avreste riso dietro.

Invece è così, l'Inter ha praticamente chiuso la cessione Samuel Eto'o che a 30 anni si sposta in Russia, per guadagnare (solo, si fa per dire), 20 milioni annui netti, e diventa il calciatore con l'ingaggio più alto nella storia del calcio. Per l'Inter sarà, forse, una grossa perdita. Il giocatore, anche se trentenne, l'anno passato è stato il migliore dell'attacco nerazzurro e ha timbrato il cartellino in campionato e non solo. Ci permettiamo di parlare di "Pazza Inter", perchè al momento l'Inter naviga a vista e non ha ancora in mano il suo sostituto. Sembrerebbe infatti esserci l'intesa con l'Atletico Madrid per 5 milioni per Forlan ma il giocatore ha rifiutato la proposta dell'Inter che proponeva un ingaggio non in linea con le richieste del giocatore, anche se tempo per accordarsi ce n'è. Il giocatore, anche se di valore ha 32 anni, non proprio un giovanotto per un attacco che vedrebbe la prossima coppia Milito-Forlan, tutti e due oltre la trentina.

Sembra che la confusione che regnava qualche anno fa in casa Inter nell'era pre farsopoli stia tornando. A questo punto, se torna la "pazza Inter", con il Milan che vince come una volta, manca solo la Juve. A quando il ritorno al proprio ruolo?

A cosa serve la cantera se poi...



Abbiamo letto ieri il nome di Yago Falqué, nome ritornato in voga dopo un lungo periodo. Per lui dopo il Rayo Vallecano si fa sotto il nome del Tottenham. Sarebbe il secondo giovane della Cantera Blaugrana a passare da Londra dopo Giovanni Dos Santos, che però a Londra l'impronta non l'ha lasciata. Yago dopo essere arrivato a Torino con l'etichetta di promessa e nuova star ha impressionato in primavera, prima di perdersi a Bari e ritornare in Spagna nella formazione B della Villarreal dove ha fatto molto bene. Ora si parla di lui per piazze importanti (Londra) e altre meno (il Rayo). Tuttavia la domanda che ci facciamo è: come mai nessuna chanches è stata data quest'anno dove un giocatore come Yago adatto al ruolo di esterno d'attacco poteva essere provato.

La domanda rimane ancora più spontanea leggendo di riforma del settore giovanile e voglia di creare sul serio una cantera. Se si vuole creare una cantera si deve avere il coraggio di utilizzare poi i giovani. Allora dentro i Pasquato, i Sorensen, gli stessi Yago, i Marrone, i Giandonato. Il Barca questi giovani le modella, li plasma e poi li lancia, vedi come per Bojan e lo stesso Alcantara, Montoya, etc., alcuni dei quali visti sul campo contro il Napoli.

Prendere un giocatore come Giaccherini, utilissimo certo, ma mollare uno come Pasquato ci fa nascere la domanda... a cosa serve la Cantera? Se poi..

Errare è umano, perseverare...

Siamo molto vicini all'arrivo del settimo sigillo del mercato bianconero: Emanuele Giaccherini da Cesena. Il piccolo esterno dovrebbe arrivare a Torino con la formula della comproprietà, valutata 3 milioni. Difficile fare un commento definitivo su questa operazione. Ci piacerebbe che Giaccherini segnasse a Milan e Inter come l'anno passato. Così fosse, a fine stagione, daremmo, probabilmente un giudizio positivo. In ogni caso con questa operazione Marotta si gioca molto. Dopo il fallimento compiuto con l'operazione Martinez, puntare nuovamente su un nome non di primissimo valore è una grossa scommessa che porterà Marotta sul carro dei vincitori o nuovamente sul banco degli imputati. Nella giornata di ieri, abbiamo ricevuto tantissime mail di nostri lettori che ci chiedono di denunciare a gran voce la necessità di un giocatore capace di fare la differenza sia per la difesa che per la posizione di esterno sinistro.

Risulta chiarissimo che la Juventus necessita ancora di questi due tasselli, se saranno di valore la Juventus veramente potrà puntare in Champions, in caso contrario sarà difficile fare previsioni. Difficili fare previsioni, perchè continuano gli infortuni. In questo caso sicuramente diciamo che errare è umano, ma perseverare diabolico: per la pericolosa trasferta di Udine la Juventus avrà solo Vucinic e Del Piero, con un Quagliarella e un Toni che vengono da infortuni. Insomma, un quadro che non si presenta roseo già per la primissima partita...

martedì 23 agosto 2011

Tastiera Velenosa: una manita sul passato? No grazie

Il presidente del Napoli De Laurentiis non ci sta antipatico, anzi è un vero professionista, bravo a riportare il Napoli dove merita, cioè tra le prime società italiane.

Però detto questo, non dovrebbe avventurarsi su temi che riguardano il passato come lo scudetto 2006, come quanto emerso ieri: "I miei colleghi facciano pure i fatti loro, falliscano pure. Stanno pensando ancora allo scudetto del 2006 invece di pensare al futuro. Il Signor Abete si deve far da parte. Quante volte gli ho detto di mettere mano alla legge 81 del 91? Si continua a ignorare che i club sono diventati Spa, ed è una mancanza da denuncia. Serve uno scatto di maturità, di crescita culturale sul piano dell'impresa. La Lega deve essere la casa dei club, non il posto dove si fanno le combine. E' la nostra casa, la nostra associazione, dove noi dobbiamo gestire la nostra vita industriale e professionale. Sono contro l'ignoranza, che è quella di non voler capire il momento di crisi che stiamo attraversando".

Purtroppo il 2006 ha segnato una svolta incredibile e senza il 2006 non crediamo che il Napoli avrebbe potuto sorpassare per due anni di seguito la Juventus. Qull'anno è stato una svolta negativa nel calcio italiano e questo non va dimenticato e la polvere non va assolutamente messa sotto il tappeto. Non so come sia abitutato il presidente del Napoli ma fare giustizia non vuol dire guardare al passato, ma è un dovere tutelare la storia della Juventus che è la squadra italiana più titolata.

La Juventus non si guarda solo al passato infatti forse De Laurentiis non se ne è accorto ma ha creato senza l'aiuto di nessuno un suo stadio di proprietà. De Laurentiis ne sarebbe capace?

Ultimo ma non da meno il tema dei diritti tv. De Laurentiis dovrebbe ringraziare la sciagurata Legge Melandri che ha riportato la contrattazione collettiva. Se la contrattazione fosse individuale e in base all'effettivo valore delle società, riteniamo che a ridere sarebbero altri perchè la Juventus vale molto di più della miseria che percepisce basta vedere l'audience. Nonostante gli anni difficili poi, andando all'estero vediamo ancora tante magliette bianconere sulle bancarelle, fin troppe, rispetto a questi anni bui. Del Napoli quante ce ne sono?....Non pervenute...

Siamo tutti curiosi di vedere se il presidente partenopeo, che è bravo, questo gli va riconosciuto, ha la famosa sfera di cristallo come dice di avere, per il calcio italiano. Aspettiamo e vedremo.

Per il momento segnaliamo fughe in motorino a eventi ufficiali e chissà se chi lo ha salvato ora lo saluta con la Manita come i tifosi del Barcellona ieri.

buoni segnali e cattivi presagi

Le emozioni estive sono così incontrollabili ed e' facile a volte passare dalle cose belle viste al trofeo Tim a quelle meno piacevoli viste a Milano. La ragione del giorno dopo ci dice che entrambe le gare hanno mostrato aspetti positivi e altri negativi. Quello più positivo e' in assoluto il carattere e la voglia di giocarsi la partita sempre e comunque. Le partite con il Milan hanno mostrato una Juve che sembra sulla strada giusta per ritrovare il DNA bianconero. La corsia lichtsteiner/Krasic funziona bene mentre quella di sinistra e' come il binario della linea Torino-Lione, vale a dire in costruzione. Funziona Vucinic che e' puntuale sotto porta e funziona Pirlo. Dietro la lavagna o meglio sulla lavagna delle cose che non funzionano c'è la marcatura ai giocatori piccoli e bravi nell'uno contro uno. Boateng e Cassano hanno imperversato troppo. Errori dei singoli e di pacchetto che devono essere risolti e in fretta. La corsia di sinistra va poi potenziata perché Krasic sta supportandole da solo la fascia destra e gli avversari lo sanno e lo raddoppiano. Basterebbe un esterno sinistro di valore per mandare in confusione gli avversari. Oltre a questo serve ancora tempo per trovare la collocazione giusta a Vidal, Pirlo per ora resta insostituibile ma la domanda viene spontanea, che succederà quando manca il nazionale ex rossonero?

lui si che ci piace

n data 13 luglio, tra i primi avevamo fatto il nome di Afellay, quella che pareva solo una boutade giornalistica, oggi potrebbe essere una concreta pista bianconera.

Arrivano infatti nella giornata di ieri altre conferme: la Juventus per il ruolo di esterno sinistro segue anche Ibrahim Afellay.

Basterebbe Ibrahim e il fatto che viene dall'Olanda o meglio che ci ha giocato, anche se sulla sponda Psv, per evocare ricordi piacevoli. Un grande colpo di prospettiva, sicuramente un affare, un giocatore che a Barcellona ha trovato poco spazio ma che al PSV ha saputo incantare. Prezzo e qualità lo rendono assolutamente interessante.

Ibrahim Afellay, sarebbe a nostro avviso perfetto per il gioco di Conte, giovane, ma di carattere, capitano del Psv, era in scadenza di contratto con la società di Eindhoven, ed è passato a gennaio al Barcellona per una cifra attorno ai tre milioni di euro. Il prezzo appunto potrebbe essere interessante, visto che il Barcellona con Sanchez ha praticamente aggiunto un nuovo giocatore con le caratteristiche dell'olandese.

Il giocatore, molto tecnico sarebbe adatto e bravo nel gioco uno contro uno, non priverebbe di risorse (potrebbe essere preso in prestito con riscatto a 8 milioni, vedi affare Caceres anche se poi non andato a buon fine) e sicuramente sarebbe accolto positivamente dalla piazza.

L'infortunio occorso nella tournè americana, poi, potrebbe portare anche all'opzione prestito con diritto di riscatto per valutare le condizioni. Perchè Afellay alla Juve? Semplice Afellay vuole giocare per non perdere gli Europei e il Barcellona lo venderebbe volentieri a una squadra che non gioca la Champions League.

QUANTI BORRIELLO?

L'anno passato poteva venire a Torino, ma preferì Roma. Oggi dopo un sesto posto e un anno difficile probabilmente si sta pentendo. Sicuramente non si pentono i tifosi bianconeri che ora se la ridono con sdegno dopo aver incassato con stupore quel no. Alla Juventus e' poi arrivato Matri che ha fatto benissimo. Della scelta fatta Borriello non si è mai pentito, anche se oggi alla luce di queste nuove notizie è chiaro che un minimo di delusione c'è. Con la cessione di Vucinic sembrava che per Borriello potesse aumentare lo spazio e invece no, forse arriverà Osvaldo e quindi molta panchina. La fine di Borriello potrebbe essere un monito per quanti rifiutano la Juve. L'unico a cui e' andata bene e' Di Natale, ma per avere certezze meglio aspettare mercoledì, ma soprattutto domenica. Quanti Borriello conteremo da qui a fine anno?

domenica 21 agosto 2011

ecco la papera di Alex

http://videa.hu/videok/allatok/ch2-1wematchhighlight.com-2-1-bromwich-motd-OlhRdPpiN3Yn3v5X

NON SI COMPRA TANTO PER FARE NUMERO

A pochi giorni dalla chiusura del mercato non abbiamo ancora capito perfettamente quale sia la strategia bianconera sull'esterno da portare a Mister Conte. Se sul difensore ormai abbiamo capito che Alex è la prima scelta e forse unica, sull'esterno rimangono grossi dubbi.

In questi giorni, per non dire settimane sono circolati i nomi più disparati. Da Giaccherini a Elia, per passare a Farfan e Perotti. Che dire, non ci sembra che nessuno di questi giocatori possa sul serio far cambiare il volto di una squadra, per carità, buoni innesti, ma se ci si mettesse un Pepe a sinistra, crediamo che il risultato sarebbe lo stesso senza spendere un euro.

Insomma, se si vuole un giocatore per far numero e completare la rosa, tutti questi vanno bene, se si vuole fare il salto di qualità i nomi dovrebbero essere ben altri. Se il Chelsea spende 30 mlioni per Mata ci sarà un motivo, ovviamente oltre alla pazzia dei manager londinesi.

A questa Juventus mancano ancora essenzialmente due tasselli, senza quelli si rischia di presentarsi all'inizio delle competizioni con una macchina perfetta ma senza la benzina giusta e di rimanere bloccati e metà percorso.

Marotta lo sa e conferma: «I colpi saranno ancora due, come minimo. Non escludiamo l’arrivo di un terzo giocatore».

Non servono tre giocatori mediocri, ma due veramente buoni, uno è Alex, il secondo andrebbe scovato.

sabato 20 agosto 2011

NON LASCIAMOLO SOLO

Ci sono momenti in cui bisogna criticare ed essere duri. Ci sono altri momenti in cui le critiche sono solo distruttive. Ci è capitato spesso di essere "velenosi" e duri e anche cattivi e non solo con i "baffuti", con i media e le istituzioni. Oggi vogliamo incoraggiare il popolo bianconero a non accanirsi contro un giocatore che va recuperato e non perduto perchè è giovane e non può aver perso in pochi mesi quanto fatto vedere di buono in passato. Parliamo di Leonardo Bonucci che l'anno passato era incitato e esaltato e in questi giorni è nell'occhio dei tifosi per alcuni errori. Il giocatore è un patrimonio importante di questa società, è stato un investimento cospicuo e non va assolutamente disprezzato. Non va messo da parte e scoraggiato e soprattutto messo in difficoltà psicologicamente. A differenza di altri giocatori Leonardo non si è mai comportato male, anzi e merita un forte in bocca al lupo di fiducia affinchè possa essere più attento nelle prossime gare. Conte lo stima e lo vuole recuperare, perchè i tifosi non possono assecondare le scelte del tecnico? Poi ovviamente a questa Juventus serve un altro centrale, ma siamo sicuri che Bonucci saprà mettersi in positiva competizione ed eventualmente rubare qualche "segreto" al nuovo giocatore, soprattutto se sarà un giocatore di esperienza. Del resto, nel calcio, bisogna sempre migliorarsi e Bonucci è giovane e se saprà recuperare l'attenzione e seguire le indicazioni di Conte, sicuramente per lui ci sarà spazio alla Juve. E' necessario, però, l'aiuto del pubblico e non la critica...

IL PROBLEMA NON E' CON LORO

Cresce la Juventus di Conte, piccoli ma confortanti progressi per una squadra che come giustamente dice il capitano ha da lavorare ancora molto. Per il momento abbiamo visto un miglioramento della condizione atletica, grazie al lavoro svolto sulla corsa da Antonio Conte e un gioco abbastanza fluido con ottime verticalizzazioni. Viste le partite del trofeo Tim abbiamo avuto la piacevole conferma che la caratteristica migliore della Juventus di Delneri, cioè giocarsela alla pari con le grandi, e' rimasta. A Conte ora spetta il compito più difficile, fare i punti con le piccole e con le medie. L'anno passato la Juventus lascio' 4 punti al Bologna, 3 al Lecce, 3 al Bari, 2 alla Sampdoria retrocessa, senza contare i pareggi ingloriosi di Brescia, Cesena e quelli casalinghi con Catania e Chievo. La Juventus di Conte deve ripartire da li, cinismo, carattere, determinazione, forza. Le Juventus di Lippi e Capello lasciavano briciole a questi avversari, per ritornare la Juve di un tempo bisognerà riacquistare questa caratteristica.

venerdì 19 agosto 2011

SOLO IN ITALIA POTEVAMO AMARE LINGUALUNGA

Con il dito nell'occhio del vice di Guardiola, Mourinho ha toccato veramente il fondo. Probabilmente rimangono suoi tifosi solo le sue vedove che in Itala sono ancora tante. Sono quelle vedove per cui ogni modo è lecito per vincere, dall'intimidazione, alla pressione psicologica, fino all'antisportività. Queste le parole di Piqué e Guardiola: "Mourinho sta distruggendo il calcio spagnolo. Noi lo abbiamo fatto quando abbiamo perso la Supercoppa contro il Valencia, bisogna rispettare i rivali sia quando vinci che quando perdi". Pep Guardiola: "un giorno succederà qualcosa di grave, bisogna mantenere la calma". Eh si perchè con Mourinho e per chi tifa per lui qui si parla proprio di questo. Mourinho sta riuscendo nell'impresa di trasformare i giocatori del Real in nervosi picchiatori e il fallaccio di Marcelo è l'esempio. Le foto del folle gesto del tecnico del Real Madrid durante la sfida di Supercoppa di Spagna contro il Barcellona fanno il paio con le parole dell'Unicef e in Spagna hanno capito. Noi lo avevamo chiamato Ligualunga e detto che il suo modo di comportarsi non ci piaceva perchè dal giorno del grande scandalo in poi avevamo capito che lui istigava e istiga alla violenza. Non si possono giustificare certi eccessi. Lingualunga in Italia ha saputo vincere, è scappato perchè non sa perdere e non vuole perdere. Se ne accorga anche la stampa italiana. Il loro idolo non è proprio un esempio a meno che non si voglia come simbolo un Savonarola del pallone.

SORPRESE IN VISTA?

Potrebbero esserci sorprese negli ultimi giorni di mercato. Tutto quello che non c'è stato in questi dieci giorni potrebbe essere fatto negli ultimi dieci che precedono la chiusura della sessione estiva, soprattutto se alcune squadre con i famosi top players dovessero uscire dalla Champions League. Per il momento la squadra che rischia di più e' il Villarreal che dovrà vincere con due gol di scarto nella partita di ritorno con i danesi. Qualora non ci riuscisse non escludiamo che qualcuno possa partire. Indiziato numero uno? Giuseppe Rossi per lui potrebbe tornare in auge la Juve qualora si decidesse di sacrificare una punta. Rischia meno il Lione forte del 3-1 all'andata ma in Russia non si sa mai come potrebbe finire. Qualora ci fossero sorprese il sacrificato di turno sarebbe Bastos. Infine attenzione a Udinese- Arsenal in uno dei due casi ci potrebbero essere interessanti opzioni di acquisto anche se appare improbabile che le due squadre decidano di smobilitare dopo le importanti partenze estive. Quindi antenne ben dritte da mercoledì prossimo, gli ultimi colpi potrebbero essere a sorpresa.

CARATTERE DA JUVE, SE MAROTTA

L'anno scorso ne eravamo sicuri, quest'anno ancora di più. La Juventus non ha un numero uno, ne ha due. Buffon è il numero uno per antonomasia, ma lo Storari visto al San Nicola non è e non deve essere un numero 12, è un numero 1+1 e gli andrebbe cambiata la maglietta.

Come già l'anno passato Storari ha dimostrato di valere qualcosa di più del ruolo da riserva. Magari non alla Juve a meno che Conte non voglia mettere in concorrenza Buffon con Storari. Lo Storari visto Bari sarebbe titolare in 18 squadre di serie A, sicuramente ed è clamoroso che Prandelli non lo chiami in nazionale preferendo altri giocatori.

Prontezza di riflessi, attenzione e capacità di parare i rigori fanno di Storari un numero uno eccezionale. Incredibile che nessuno si sia fatto avanti con un'offerta congrua. Se Sirigu vale 3,5 Storari vale almeno 5 milioni.

Questa Juventus ha sicuramente due numeri uno, il fenomeno Buffon e un Marco Storari da prima pagina.

giovedì 18 agosto 2011

Marotta, o batti i colpi o qui finisce come l'anno scorso

Mancano ancora 13 giorni alla chiusura del mercato ma tutto sembra essere ancora in alto mare. Rispetto all'anno scorso Marotta si e' mosso meglio. Siamo sinceri, i tifosi quando venne pronunciata quella frase infelice si aspettavano la star, ma Vucinic, Vidal, Pirlo, Lichtsteiner sono buoni colpi, ma per il gioco di Conte manca ancora l'esterno sinistro e poi un difensore per dare sicurezza a una difesa che l'anno passato incasso' troppi gol. Come detto rispetto all'anno scorso siamo leggermente più avanti in quanto alla prima partita Delneri schiero' molte incognite nuove e tutti assistemmo alla disfatta di Bari. Se Conte non vuol fare la stessa fine a Udine dovrà inserire al massimo un tassello, possibilmente uno forte forte. Fossimo in Marotta voleremmo in Francia e prenderemmo a tutti i costi Hazard o comunque qualcuno capace sul serio di fare la differenza, altro che Perotti, Vargas o compagnia... In ogni caso meglio non ripetere gli errori sia per l'esterno che per il centrale. Gli acquisti alla Rinaudo o alla Traore' vanno bene un anno, una volta al massimo, ripetere l'errore potrebbe risultare un pericoloso atto di autolesionismo.

Tastiera Velenosa: ancora tu...

Ancora tu...ma non la leggevi più! Così ci verrebbe da dire leggendo l'intervista di Massimo Moratti sulla Gazzetta di ieri. Cosa avrà spinto il presidente nerazzurro a questo cambio di rotta? Ecco cosa diceva solo in data 6 luglio parlando della posizione di Gazzetta sulle telefonate di Facchetti, posizione di Gazzetta stranamente non favorevole all'Inter. "Non mi aspettavo di non avere amici neanche qui, nella stessa città, magari attraverso un giornale, certamente di riferimento per i tifosi dell'Inter, che ha da tempo sostenuto questa battaglia contro di noi: con un moralismo ben mirato. Contro di noi, che vuol dire quindi a favore di qualcun'altro. Questa l'ho trovata una cosa molto antipatica, soprattutto perchè io avevo l'abitudine di leggere questo giornale rosa che invece, adesso, purtroppo deciderò di non leggere più perchè è stato talmente determinante e duro l'attacco, duraturo e calcolato, che sarebbe di cattivo gusto da parte mia continuare a soffrire in questa maniera. (...) ma liberissimo anch'io di non leggerla più".

Ieri a più di un mese anzi 1 mese e 11 giorni, Moratti e' tornato a parlare a "quel giornale rosa". Strano, perché ormai su sua richiesta gli interisti non lo leggono più "il giornale rosa" e in base al numero di lettere che riceviamo sembra che leggano tuttojuve. Su Calciopoli il solito Moratti evasivo che si pronuncia come unico onesto in un mondo di furfanti: "Mi verrebbe da fare una battuta: un giorno mi metto lì chiamo tutti i presidenti, una società alla volta, e regalo loro quello scudetto. Calciopoli non dipende da me ma dagli altri, io non c'entro un bel niente: vede, l'Italia è un paese in cui se hai un senso di colpa, bè, vuoi farlo avere automaticamente anche all'altro; ma io i sensi di colpa su questa storia non li ho nè mai li avrò". Se Moratti vuole fare un'azione degna di nota chiami Andrea Agnelli e dia indietro quel cartone che ha in bacheca e come d'incanto svanirebbero le polemiche. Chissà come mai, pero', non lo fa. Strano comportamento come questa sua intervista a Gazzetta che un mese fa sembrava un nemico. Forse bisogna giustificare i tanti no ricevuti da tutti gli allenatori contattati oppure bisogna rendere meno amara la pillola per la partenza del miglior giocatore interista della passata stagione? Misteri .... Del resto i misteri sono tanti dalle telefonate baffute scomparse alla mancanza di equità, ma non chiederemo a Moratti a lui piace solo telefonare del resto il baffo rosso per l'Inter non vale.

mercoledì 17 agosto 2011

X files...

A Torino si sono già mossi e hanno allertato gli agenti Mulder e Scully, per risolvere singolari caso di sparizioni. Dopo Sissoko l'anno passato e Iaquinta ritrovato solo da pochi giorni, alla lista degli scomparsi si sono aggiunti Martinez le cui tracce sono state smarrite in America e Quagliarella che continua il suo lavoro differenziato. Gli agenti dovranno risolvere questi casi di vera e propria fantascienza e altri più adatti a sceneggiature horror come per le storie di Amauri, Grygera e Grosso vere e proprie creature ormai leggendarie che provocano percezioni extrasensoriali ai tifosi e viaggi nel tempo e nello spazio per Marotta, viaggi utili per trovar loro una sistemazione. Marotta non solo dovrà essere bravo a trovar loro una nuova casa ma dovrà trasformarsi in agente Mulder capace di risolvere le misteriose sparizioni che avvegono ormai da anni nel Mondo bianconero di Vinovo.

E se domani ci mettessimo i baffi?

Gli anni scorsi c'era il trofeo Birra Moretti e il testimonial di quella birra i baffi li aveva davvero. Domani sera c'è il trofeo Tim, non ci sarà il testimonial con i baffi, ma i baffi allo stadio ci saranno ugualmente o almeno saranno ricordati. I baffi rossi emblema di una situazione che dimostra inequivocabilmente che ci avevamo visto giusto nel classificare come Farsopoli ciò che altri hanno tendenziosamente definito Moggiopoli. I baffi non sappiamo se se li faranno crescere i giocatori, ma e' giusto che li portino dietro, come erano soliti indossare lo smocking bianco i giocatori dell'Inter che per anni hanno inneggiato alla pulizia risultata poi inesistente. Aver scoperto che quelle telefonate erano rilevanti anche per gli inquirenti non e' un aspetto da poco. Per la prima volta domani Inter e Juventus si trovano di fronte e bisognerà ricordare in modo ironico ma chiaro che il quadro e' ormai definito e che Farsopoli rimane una questione aperta fino a quando il risarcimento non verra' dato. I baffi colorati segnalavano il diverso grado di rilevanza, non sono stati usati per tutti, per questo un bel paio di baffi può ricordare alla dirigenza interista la "fortuna" che hanno avuto. Appare chiaro come il fine ultimo era quello di incolpare e far condannare alcuni e scagionare altri. i tifosi bianconeri devono ricordare questo sempre in ogni circostanza soprattutto all'estero, tramite la tv, per far sapere che certi non sono puliti come vogliono sembrare e soprattutto che i titoli bianconeri sono stati vinti onestamente. Domani sarebbe l'occasione giusta per mettere dei bei baffi in stile De Coubertin, baffi simbolici che testimoniano come la sportività e' ben altra cosa rispetto a chi si nasconde dietro la parola "prescrizione".

martedì 16 agosto 2011

SBAGLIANO IN TURCHIA O HANNO SBAGLIATO IN ITALIA?

Ieri leggendo le parole del Presidente della Federazione Turca Mehmet Ai Aydinlar, che ha deciso di non retrocedere nessuno per lo scandalo scommesse ci siamo posti delle domande. Ecco la posizione di Ai Aydinlar "Per determinate procedure disciplinari sono mancate le prove necessarie ed è nostro dovere essere equi. Per questo motivo non possiamo punire nessuno. Una decisione definitiva sulla vicenda verrà quindi presa in altre sedi ed in altre occasioni". Ci siamo chiesti semplicemente come mai la Turchia e l'Italia sono paese così diversi. Come mai in Turchia si tutelino tifosi e in Italia no. Come mai un presidente sia così prudente prima di mandare una squadra in serie B con prove molto più compromettenti di quelle che hanno mandato in B la Juventus mentre in Italia in 2 settimane si sono colpiti 11 milioni di tifosi e oltre cento anni di storia.

Ci chiediamo semplicemente perchè. La Uefa non può e non deve tollerare queste diseguaglianze. O in Turchia sbagliano, ma allora se sbagliano diventerebbe giusto punire senza prove certe, oppure in Italia hanno sbagliato e allora va ricercato il colpevole e punito e quindi anche la Federazione con conseguente estromissione dell'Italia dalle competizioni europee fino a quando non sarà in grado di garantire ordine e equità di trattamento per tutti.

E' molto triste rilevare come la Federazione Italiana sia peggio di altre e debba imparare da altre come gestire situazioni critiche.

Ci appare sempre più chiaro che come si è operato nel 2006 richiede una profonda riflessione perchè se la Juventus fosse stata una squara turca, spagnola o francese avrebbe al massimo subito, qualora fosse stato accertato qualcosa, una penalizzazione. Chissà invece, come mai, nel 2006 ha pagato solo la Juventus tramite intercettazioni strane che hanno colpito su commissione anche se non sappiamo di chi, intercettazioni che si sono rivelate solo una punta di un iceberg immenso.

La Uefa dovrebbe indagare, perchè come dicono in Turchia "è nostro dovere essere equi". Forse con questo presidente Turco e non uno che veniva dal consiglio di amministrazione dell'Inter le cose sarebbero andate diversamente e Andrea Agnelli non sarebbe costretto a chiedere un trattamento equo per tutti.

Chi accende la lampadina?

L'anno passato tutti abbiamo visto che il miglior periodo della Juventus è stato quello in cui la squadra ha potuto contare su un Krasic in stato di grazia. Partite come quelle del girone di andata dove prima della sosta la Juventus lottava per una posizione d'onore. Spento il serbo la squadra ha cominciato a navigare a vista con disfatte e qualche vittoria onorevole come con Lazio e Roma.

Ci sono ancora 13 giorni di tempo circa prima della chiusura del mercato e Marotta dovrebbe cercare assolutamente di rimediare a questa carenza della formazione che ha in Krasic, se ritornerà quello dell'anno passato, una forza sulla destra, mentre sulla sinistra non c'è nessuno capace di poter fare la differenza.

Servirebbe qualcuno capace di accendere la lampadina, inventare. Pasquato ha dimostrato che avendo qualcuno anche a sinistra si possono creare situazioni importanti.

Più di Perotti, ovviamente più di Giaccherini, più di Vargas, più di Elia e anche più di Afellay, il nome perfetto sarebbe quello di Eden Hazard, talento belga del Lille che a dispetto della giovane età ha già dimostrato in Francia di essere capace di dare qualità e non solo. Estro, fantasia, dribbling e gol, quello che servirebbe con un giocatore adatto sia per un 4-2-4 che per un 4-3-3. Il giocatore sarebbe perfetto come esterno alto o come fantasista dietro alle punte libero si svariare, diciamo alla Zidane.

Alla Juventus servono giocatori veloci, alla Giaccherini appunto, ma il giocatore del Cesena non è propriamente uno che cambia l volto di una squadra.

Se si vuole accendere un minimo la fantasia in vista dell'inizio del campionato, Hazard è il nome giusto. Con un colpo del genere Marotta accenderebbe in un colpo solo le fantasie dei tifosi e la luce sulla fascia sinistra.


lunedì 15 agosto 2011

va bene anche gratis

Siamo ormai a meno di due settimane dall'inizio del campionato, Marotta le deve provare tutte per portare a termine le cessioni. Per il momento ci siamo fermati a Tiago, Felipe Melo e Sissoko. In magazzino rimane molto da smaltire. Per i giovani, visto l'ingaggio la situazione sembra più facile: Giandonato, Sorensen, Ekdal hanno tutti richieste da squadre di A. Lo stesso possiamo dire per Pasquato, ma il giovane bianconero andrebbe ceduto solo per offerte irrinunciabili, adesso è entrato nelle grazie dei tifosi, quindi sarà difficile cederlo in modo indolore.

Oltre a loro rimangono da definire le situazioni spinose: Manninger (2 mil lordi di ingaggio), Grygera (4 mil lordi), Grosso (5 mil lordi), Almiron (3 mil lordi), Amauri (7 mil lordi), Iaquinta (6 mil lordi), Martinez (circa 3 mil lordi).

Un totale di circa 30 milioni lordi, tanto per questa Juve, un risparmio che vale un top player. Marotta in teoria si potrebbe permettere di far partire gratuitamente Grosso, Grygera e Almiron e Manninger e cercare di ottenere il massimo dagli altri, senza esagerare per ottenere comunque un cospicuo guadagno in termini di ingaggi (30 milioni).

Bisogna fare presto però, per poter investire in uno o due colpi l'eventuale risparmio.

lo avevamo detto un anno e mezzo fa

16 aprile 2010: consapevoli della vera storia di Farsopoli ipotizzavamo che la Juve aveva il dovere di perseguire la strada del risarcimento e ipotizzavamo un specie di calciopoli card con cui finanziare la campagna acquisti. Perchè ne parlavamo? Perchè era chiaro che alla Juventus era stato commesso un torto, perchè a differenza di Zanetti non viviamo con Alice nel Paese delle Meraviglie e abbiamo visto tutte le partite del 2005/2006.

Oggi alla luce delle parole della settimana scorsa di Andrea Agnelli tutto ci appare più chiaro. In questi giorni si parla tanto di cifre, ecco quanto avevamo ipotizzato un anno e mezzo fa,

Quanto vale questo risarcimento? Facciamo due conti: danno immagine: 50 milioni svalutazione parco giocatori 50/80 milioni (es. Ibrahimovic venduto a 22 milioni contro una valutazione almeno del doppio) rinegoziazione sponsorizzazioni: 30 milioni mancati incassi partecipazione Champions per due anni e perdita posizioni ranking uefa: 40 milioni Totale 200 milioni di euro...e questo avenddo mantenuto un low -profile...cioè con una stima al ribasso, perchè il valore comprendente anche il danno di immagine soprattutto all'estero sarebbe intorno ai 300 milioni di euro.

A questo punto comparirebbe sul serio una CalcipoliCARD la carta che ti permette di spendere 200/300 milioni nel mercato nelle prossime sessioni di mercato. Il tutto sarebbe risarcito dalla Federazione che finirebbe con pagare di tasca propria il pressapochismo delle decisioni 2006 e l'incertezza dei comportamenti attuali. Ora con questi 200 milioni chi comprare?

domenica 14 agosto 2011

MANTERRAI LA PAROLA?

Pensavamo di aver definitivamente accantonato quelle due parole "top player" in nome del termine "giocatore che possa alzare il livello qualitativo del gruppo". L'avevamo giudicato un bel cambiamento dopo i presupposti iniziali. Ora potremmo essere clamorosamente smentiti. Se le indiscrezioni di ieri su Ribery e Alex fossero confermate la Juventus otterrebbe a fine mercato i famosi tre top promessi inizialmente dalla dirigenza bianconera. Un grande salto in avanti quindi. Non facciamoci false illusioni pero'. La pista per il francese e' più che complicata. Quotazione sui 20 milioni, ingaggio alto e soprattutto lo scoglio Bayern, società per nulla amica dopo l'affare Vidal. Insomma l'indiscrezione di ieri più che un colpo sarebbe un miracolo. Forse più semplice la pista Alex che arriva da fonti inglesi. Alex Rodrigo Dias da Costa in forza al Chelsea sarebbe secondo la dirigenza l'uomo giusto per la difesa. Marotta sarebbe pronto a volare a Londra per di chiudere la trattativa sulla base di 8 milioni di euro. Se arrivassero questi due colpi Marotta avrebbe mantenuto la parola e fatto un mercato stellare.

I dieci motivi per cui ci piace Antonio Conte

Ormai da più di un mese lo abbiamo visto sudare, correre, gridare, sbracciarsi, spiegarsi con la sua squadra. Il nuovo Mister ha contagiato tutti, convinto gli scettici che l'occasione gli va data e per ora ha lavorato bene con Marotta. E' stato il più applaudito in ritiro e in amichevole e ci possono essere almeno dieci ragioni per sostenerlo. Primo la juventinita': l'ex capitano e' simbolo e icona storica capace di spiegare a novizi e meno cos'e' quella maglia. Secondo: il cuore. Conte ha dato sempre tutto in campo. Mai il piede indietro, un esempio di sacrificio che sta tramandando ai suoi uomini apparsi convinti e determinati sin dai primi allenamenti. Terzo: il coraggio. Ci vorrà coraggio a giocare con un ipotetico 4-2-4, anche se sappiamo che Conte userà il miglior modulo. Quarto: la concretezza. Sappiamo bene che il nuovo mister vorrà sempre vincere del resto a lui la x non piace, preferisce l'1 in casa e il 2 in trasferta. Quinto: l'obiettività. Non sventolare obiettivi grandiosi e' sintomo di chiarezza e obiettività. Ci sono due squadre più avanti, la Juventus dovrà crescere giorno dopo giorno. Sesto: la cultura del lavoro, intesa come fatica sudore impegno dal primo allenamento fino all'ultimo secondo di recupero. Settimo: la coesione del gruppo e della società. Intesa come legame forte mister-dirigenza, unico modo per non errare gli acquisti. Ottavo: l'ambizione. Le parole di Villar sono un esempio: "noi siamo all'inizio dell'opera, non è che uno d'amblè rivolta tutto. Siamo alle fondamenta di una casa che dovrà divenire bellissima, ammirata e resistente. Tutti dovranno avere pazienza ma la volontà è di essere competitivi sin da subito, alcune squadre saranno maggiormente avvantaggiate perchè rodate ma questo non ci spaventa affatto". Nono: i suoi maestri. Da Trapattoni a Lippi, due maestri che hanno fatto la storia. Decimo: infine la sua credibilità. Conte ci ha messo la faccia e siccome e' uno tosto non avrebbe intrapreso il cammino se non fosse stato convinto. Dopo il dieci c'è la lode che arriverà se il mister saprà centrare gli obiettivi stagionali...

mercoledì 10 agosto 2011

marotta e le 7 barriere di Vinovo

Bisogna avere pazienza e abilita' per comprare ma ancora di più per vendere. Un saggio di mercato dice che a comprare a 23 milioni Felipe Melo sono bravi tutti ma a venderlo a 14,5 (cifra che potrebbe ottenere la Juve l'anno prossimo) no. Marotta di e' trovato ad affrontare le famose dieci piaghe d'Egitto, tramutatesi in sette piaghe o barriere di mercato di Vinovo, residui della gestione farraginosa e totalmente insensata precedente. Tiago, Poulsen, Grygera, Grosso, Diego, Amauri e Almiron. A questa lunga lista si potrebbero aggiungere anche altri ma abbiamo solo scelto chi non ha dato quello che poteva dare e fa resistenza in uscita. Emblematici sono i casi di Tiago, Grosso e Amauri. Il primo ha rescisso con la Juventus dopo un esborso di 11 milioni nel 2007, una gestione indecorosa senza commentare il comportamento del giocatore. Il secondo fa resistenza a rescindere. Il giocatore ha un ingaggio sproporzionato rispetto alle recenti prestazioni e ci chiediamo chi sia stato il folle a concedergli un triennale. Stesso discorso per Amauri che sicuramente vale almeno 7 milioni. In questo caso sono le società che lo vogliono comprare che tirano (giustamente sul prezzo), se ne ricordi Marotta quando chiederanno favori in futuro. 7 piaghe che hanno rubato tempo per le trattative di acquisto e limitato fortemente le risorse della squadra bianconera, meglio centrare gli acquisti in futuro per non trovarsi tra un anno a scrivere di nuove sciagure in bianconero, come ad esempio Martinez...

Tastiera Velenosa: ce li riprenderemo

Non sappiamo se dopo le parole di Andrea Agnelli in tutti i tifosi c'e piu' ottimismo o pessisimismo, sicuramente fiducia. Dopo ben cinque anni, finalmente c'è unita' di intenti nel mondo bianconero e soprattutto una strategia comune e condivisa. Dopo cinque anni non si vuole mettere la polvere sotto il tappeto. E' ora di di scoperchiare il vaso di Pandora e fare sapere al mondo come funziona il calcio in Italia. Fare sapere all'Uefa che l'Italia e' veramente il paese di Pulcinella a Arlecchino. Nel 2006 sono successi fatti incredibilmente gravi e Platini lo deve sapere a costo di fermare tutto il calcio italiano. Andrea Agnelli ha detto quello che pensano i tifosi : "Per noi quegli scudetti sono nostri. Se tornano nella nostra bacheca io chiudo immediatamente con il 2006". Non sappiamo dire se lui mollerà ma i tifosi sicuramente no. In modo pacifico saranno ribaditi i diritti e fatta conoscere a tutti la verità. Fortunatamente dopo cinque anni di ingiustizie e bugie la verità e' venuta a galla e ora qualcuno dovrà spiegare, dire tante cose e soprattutto motivare il perché di tali decisioni che hanno portato il calcio italiano al totale sfascio. Ormai il dado e tratto e i tifosi vogliono fare sei al dado e vincere la battaglia, quando gli altri non hanno voluto tirare. Soprattutto nessuno vuole andare in vacanza e stia tranquillo Moratti che se qualcuno dovesse andare lontano, per esempio in Thailandia, avrà sempre un occhio e un orecchio sulle vicende che vedono il mondo bianconero in prima fila per ottenere parità di trattamento.

Zanetti, ecco cosa ci ha sorpreso sul serio

Le parole di Zanetti non ci hanno sorpreso: " Io sinceramente non posso ancora credere che vengano fatti certi discorsi: noi proseguiamo per la nostra strada" testo del capitano nerazzurro. Siamo rimasti perplessi, ma non sorpresi. Perplessi perchè raccontano ancora una volta un quadro zoppo. Queste parole forse possono andare bene per un pubblico arrivato da Marte che crede a quanto diceva mesi fa Zanetti alle Invasioni Barbariche: "In quegli anni abbiamo sopportato grandi sofferenze. Qualche cosa sospettavamo, ma non trovavamo le risposte. Io ho sempre avuto fiducia nella società e nei miei compagni dell'Inter. Ho ricevuto delle offerte ma ho sempre detto a mia moglie che sarebbe arrivato il momento dell'Inter". Forse bisogna ricordare allo "prescrinterista" che l'Inter non vinceva perchè cambiava troppi allenatori, l'Inter non vinceva perchè comprava giocatori che non erano all'altezza. La Juventus, invece, vinceva in Italia, ma vinceva anche in Europa, o quanto meno arrrivava in finale. Purtroppo Zanetti questo non lo ricorda o forse l'ha dimenticato apposta. Zanetti parla di sospetti, eh si i sospetti, i soliti sospetti, potremmo dire citando un famoso film. Vorremmo ricordare una sola ed unica cosa veramente sorprendente in Farsopoli: come mai lui e il suo presidente erano a una presentazione di un libro del procuratore del processo di Napoli? Lui che sa tutto dovrebbe anche spiegarci perché le telefonate dell'Inter sono scomparse e visto che ci siamo anche se Recoba gli ha mai parlato del suo passaporto. Purtroppo Zanetti non lo farà mai visto che e' impegnato in conversazioni fantastiche nel mondo di Alice delle Meraviglie con personaggi come Bianconiglio e Pinco Panco. Ma attenzione il Cappellaio Matto sta arrivando e lui potrebbe fare la fine della Regina di Cuori...

sabato 6 agosto 2011

PASQUATO: NON CHIAMATELO RISERVA




A volte nella vita oltre a essere bravi ci vuole fortuna. E si...perchè Pasquato è sicuramente bravo e ce ne eravamo accorti non da poco ma da quando era approdato in Primavera, dopo aver messo la firma sul Campionato Allievi 2006. Bei tempi quelli dove vinceva la Juventus giovane oltre a quella dei grandi. Pasquato sulle orme di Giovinco, giocatore in grado di giocare in tutti i ruoli offensivi con grande capacità di calcio anche da fermo. Ce ne eravamo accorti delle sue doti anche in un trofeo Berlusconi, quando seppe esordire in prima squadra a S.Siro nel trofeo "Berlusconi" e fare un goal spettacolare

Pasquato in questa Juve ci può stare. Si può credere in lui, forse non titolare fisso, ma se si vuole far crescere un giovane forse l'ambiente bianconero, se gli si vuole lasciare un pò spazio è quello giusto, del resto la corsa di Krasic e il calcio di Pirlo e Del Piero solo alla Juventus li vedi da vicino. Forse non lo spazio da titolare, ma da prima alternativa può essere quello giusto. Conte vuole 4-5 esterni e attualmente in rosa ci sono solo Krasic, Pepe, Martinez(?.. se lo si trova), forse Vucinic e appunto Pasquato. Insomma non azzardiamo se riteniamo fattibile la sua conferma. Il suo procuratore Torchia ieri ha "glissato: "Il futuro del mio assistito è nelle mani della dirigenza bianconera. L’interesse di qualche squadra c’è e mi riferisco a Cagliari, Atalanta e Novara ma non è detto che alla fine non resti alla Juve".

Vederlo in rosa l'anno prossimo? Perchè no, del resto i tifosi a Pasquato sono pronti a perdonare anche qualche eventuale peccato di gioventù rispetto a campioni affermati. La Juve di Lippi lanciò gente come Grabbi e fece affermare Del Piero e Tacchinardi. A Conte il compito di scovare e lanciare le nuove stelle di domani.

COSA MANCA...

Mancano 21 giorni al debutto della Juventus in campionato. E' passato circa un mese dall'inizio del ritiro di Bardonecchia. Protagonista di questo mese ovviamente Antonio Conte. Perchè lui? Primo perchè ha trasmesso una grande voglia al gruppo. Abbiamo visto giocatori come Motta, rinati, sotto l'aspetto caratteriale e della motivazione. Abbiamo visto giocatori sudare e correre come non capitava da anni. Stiamo vedendo progressi nella gestione palla a terra e nei movimenti.

Ovviamente nel percorso iniziato da Antonio Conte siamo solo all'inizio ma abbiamo notato tre elementi fondamentali per essere fiduciosi almeno sul superamento del settimo posto dell'anno scorso. Il primo è il carattere e siamo sicuri che chi scenderà in campo sarà preso a "schiaffi" qualora non metterà sul terreno di gioco tutto quello che ha in corpo e già questo è qualcosa. Secondo, il gioco: il veder sempre giocare la palla, il vedere la ricerca dello scambio o del cambio di gioco sono novità che l'anno scorso o per cambi di giocatori o per altre motivazioni non avevamo visto. Infine la voglia di lanciare giocatori: Giandonato, Marrone,Pasquato, De Silvestro. Conte ha mostrato coraggio, meglio i giovani che giocatori demotivti a fine carriera. Insomma tutte scelte che il popolo bianconero condivide.

Ovviamente non sono tutte rose e fiori. A questa squadra mancherebbero due campioni, ma visti i costi per provare a lottare con i primi, visto che non si giocano le coppe, potrebbero bastare due buoni giocatori. I nomi? Difficile farli, il profilo è quello di un esterno sinistro di corsa, carattere e sostanza ma anche dribbling. Deciderà Conte: se vuole sostanza meglio Vargas, se vuole fantasia Perotti e Afellay sembrano più adatti, escludendo Nani ovviamente per il costo.

Infine il difensore. A questa squadra serve qualcuno che sappia mettere ordine, calma e sappia dare equilibrio. La squadra l'anno scorso in certe situazione ha avuto pericolosi sbandamenti. Se la Juventus non è andata in Champions la colpa è il rendimento con le piccole e i contropiede presi a Cesena, Lecce e le sconfitte in casa con il Bologna, oltre ai pareggi rocamboleschi con Catania e Chievo.

A questa squadra servirà appunto questo e se Marotta troverà questo tassello oltre all'esterno, il dirigente bianconero potrebbe essere il vero protagonista dell'estate bianconera al pari di Antonio Conte.

BORUSSIA E I RICORDI AGRODOLCI

La sfida con il Borussia Dortmund ha caratterizzato gli anni 90 e la grande Juventus di Lippi. Partite memorabili, purtroppo una finale persa. Erano gli anni di Sammer, di Moeller di Riedle. Il Borussia poi cadde in disgrazia nel 2005, subendo anni anonimi più vicini alla retrocessione che ad altro. Questo non bastò, al pubblico tedesco per disinamorarsi, uno stadio bellissimo e sempre pieno e una rinascita che è arrivata. L'anno scorso il titolo e quest'anno una partenza sprint nonostante il suo pezzo da novanta Sahin sia andato in Spagna.Ieri tre gol e tanto bel gioco. Il Borussia è un esempio di come si possano superare club ben più ricchi (vedi Bayern) e altri superbi (vedi Wolfsburg) e con una programmazione e persone serie si possa vincere. L’artefice di questo miracolo è senza dubbio Jürgen Klopp, il giovanissimo tecnico tedesco che ha ambizioni. Oltrr a lui giocatori molto interessanti. Kagawa, stella giapponese, per non parlare dei difensori chiaccherati Subotic e Hummels che sicuramente alla Juventus farebbero comodo, Mario Gotze, stellina del calcio tedesco (3/06/1992) che a 18 anni è arrivato addirittura in nazionale e poi Schmelzer, Großkreutz tutti dell’88, tutti tedeschi. La Juventus di Conte, che conosce bene il Borussia, avendolo affrontato tantissime volte, può prendere la squadra tedesca come modello: giovani, ambiziosi, bel gioco, pubblico entusiasta e uno stadio da far invidia.

Questi ingradienti non sono un'utopia, stupire si può: basta programmare in modo giusto.L'entusiasmo e la voglia di Conte sono contagiosi e l'ambiente è già entusiasta, mancano pochi tasselli e se i nuovi arrivati sapranno prendere e seguire le indicazioni di Conte, tra qualche anno i tifosi bianconeri potrebbero rivivere le emozioni di quelle sfide antiche con il Borussia che se non cederà i pezzi migliori potrà tornare a primeggiare anche in Europa.

CHE BORUSSIA

venerdì 5 agosto 2011

VUCINIC TI VOGLIAMO COME QUELLA PARTITA



Il caldo dell'estate a volte fa girare la testa e porta a esprimere giudizi affrettati. Forse parlando di Vucinic in passato eravamo stati precipitosi quando avevamo detto che non era un top player ai livelli di Aguero e compagnia. Oggi non vorremmo esaltarci troppo memori di un certo Diego Ribas fenomeno estivo e poi delusione durante la stagione. Insomma su Vucinic ci andiamo leggeri, ma se il giocatore ci metterà per tutta la stagione la voglia che ha messo ieri Vucinic potrebbe diventare uno dei nuovi idoli bianconeri e addirittura se riuscirà a far vincere la Juventus, potrebbe diventare una delle stelle del nuovo stadio.

Sicuramente Vucinic ha capito come esaltare il popolo bianconero: "....(...)...la Juventus è la squadra più amata dagli italiani e la più grande squadra in Italia. E lo confermo anche oggi, perchè tutta la gente che ho visto oggi l'ho vista poche volte".

La strada del top player e' lunga, tortuosa e complicata e ieri c'e' stato solo il primo passo ma le doti Vucinic le ha. Li abbiamo fatti di rado al direttore generale bianconero, ma Marotta si potrebbe meritare altre lodi dopo l'acquisto di Vidal. I tifosi vogliono vedere Vucinic arrivare e rimanere sui livelli di una certa partita: quella di Champions League tra Roma e Chelsea di qualche anno fa. Se Mirko tornerà e si confermerà su quei livelli allora per lui ogni traguardo potrebbe essere possibile. Ieri intanto abbiamo visto un giocatore felice, a volte un sorriso può fare tante cose.

JUVE-CUNEO:SPRAZZI DI JUVE



Sprazzi di Juve e curiosità: sprazzi di Krasic, conferme per Matri e Marchisio. Curiosità nel vedere in campo Mirko Vucinic che ci mette 30 secondi appena per essere pericoloso, esattamente 5 minuti per fare un bello stop e tiro al volo spettacolare fuori di poco e 20 secondi di più per ottenere la prima ovazione e 15 minuti per il primo gol in bianconero e poco di più per affinare e confezionare assist per un Toni in gran spolvero.

In questa Juve che sta nascendo si cominciano a vedere belle cose: possesso palla, verticalizzazioni, cambi di campo e corsa, tanta corsa a voglia di fare bene. Il primo gol è testimonianza di quello che si deve fare e l'esempio è Matri, imposta l'azione con il cambio di campo per Krasic e poi corre in area per finalizzare l'azione. La Juventus continua da dove aveva iniziato nella prima partita: il carattere, la determinazione, la voglia di vincere. L'asse Pirlo-Marchisio ad esempio funziona: i due sembrano intendersi e conoscersi sempre più. Funziona e molto bene l'asse Lichtsteiner-Krasic, che sembrano aver giocato sempre insieme. E oltre a questo funziona sempre e bene lo spirito e la determinazione. La bandiera bianconera sta riuscendo nella difficile impresa di diffondere come un predicatore la juventinità. In questa Juve, poi, sta crescendo sempre meglio Pasquato. Il giovane bianconero ha mostrato tutte le sue qualità, anche per lui tanta corsa, qualche sbavatura, ma doti fuori dal comune e quel gol che lo potrebbero portare a una conferma in rosa per la stagione in corso. Giusto poi menzionare anche Vucinic che ha dato l'impressione di saper dare del tu al pallone e di avere la determinazione che aveva perso a Roma, il gol al 15esimo è un misto di potenza e precisione. Bene così...aspettando le sfide con avversari più tosti, anche se le prime cose belle si cominciano a vedere.

FINE EFFETTO FARSOPOLI?

Bisognerebbe sempre guardare prima in casa propria, soprattutto dopo due settimi posti. Però, ci piace a volte, fare gli spioni, soprattutto dopo aver visto che le regole al giorno d'oggi non valgono per tutti e soprattutto fino a quando i cartonati altrui non torneranno nella bacheca per diventare trofei ufficiali di chi li ha vinti.

Non ci dispiace leggere che l'Inter sta entrando nella fase nebulosa del dopo Farsopoli e dopo successi veri o presunti tali, sta vivendo dopo la crisi dell'allenatore iniziata con i no di Bielsa, Capello, Topolino e Paperino anche la crisi del top player, per dirla con un termine caro a qualcuno. Dopo Sneijder, la cui posizione è in bilico, arriva anche la voce sulla litigata Eto'o-Gasperini. Chissà da che parte si metterà Moratti. L'anno scorso il povero Benitez venne "crocefisso" e arrivò Leonardo che abbiamo visto tutti quant'è rimasto all'Inter, avendo forse capito alcune cose sull'ambiente nerazzurro. Secondo Tuttosport la causa della presunta volontà del camerunense di lasciare l'Inter andrebbe ricercata in una clamorosa lite avvenuta tra l'attaccante ed il tecnico Gasperini all'inizio del ritiro quando l'allenatore avrebbe catechizzato tatticamente Eto'o suscitando la reazione di quest'ultimo infuriato per essere stato rimproverato come un giocatore qualsiasi. Un allenatore che si mette di traverso al principale giocatore. Storia vecchia che ritorna.....

Chissà se presto le cose torneranno come erano prima, cioè con la società dell'Inter che cambiava un allenatore all'anno e con tutte le colpe del fallimento date a motivazioni oscure come arbitri e altro. In quel caso qualcuno si accorgerebbe che l'Inter allora non vinceva per altre ragioni se non che per i propri errori in fase di mercato e strategie societarie.

A CACCIA DELL'ORSO...

Della conferenza di ieri molto enigmatica, ci sono rimasti in mente alcuni concetti. Il primo che 90/100 Bonucci resterà in bianconero. Un bene probabilmente perchè Leonardo può sicuramente migliorare le prestazioni dell'anno scorso. Il secondo è l'elemento nuovo: la pelle dell'orso. Marotta ha detto che non si vede la pelle dell'orso prima di averlo ucciso e quindi non si è sbilanciato più di tanto sulle strategie bianconere: "In realtà noi abbiamo idea su alcuni giocatori, ma non si può presentare la pelle dell'orso prima di averlo preso e ucciso. Quindi evidentemente dobbiamo essere molto cauti nell'esternare quello che è il nominativo. Abbiamo in mente quello che dobbiamo raggiungere, però direi che fa parte di quelle caratteristiche del calciomercato di essere certi prima di annunciare la definizione di un eventuale acquisto".

I presenti e i tifosi bianconeri in rete hanno quindi cominciato a pensare su chi potrebbe essere veramente l'orso a cui Marotta sta pensando. I tifosi sperano possa essere un orso raro, magari un "grizzly" di grande valore, piuttosto che un più comune orso marsicano o orso bruno. A leggere le preferenze dei tifosi online in pole ci sarebbe Nani, seguito da Vargas, Afellay e Perotti mentre Elia sarebbe nelle retrovie. Difficile che Marotta possa portare a casa il Grizzly Nani, anche perchè i costi sembrano essere in linea con quelli che la Juventus non ha voluto sostenere per Giuseppe Rossi. In quese ultime settimane Marotta si armerà comunque di fucile e cercherà o l'ottica dello scambio con altri "orsi" presenti a Torino, oppure l'opera di caccia grossa diretta.

La speranza è che alla prossima conferenza stampa possa comparire la grande pelle d'orso di cui si è parlato ieri. Nel frattempo registriamo fortunatamente che quella parola "top player" che tanto aveva confuso i tifosi....è stata abolita. Questa volta non si vende veramente la pelle dell'orso prima di averlo catturato.

giovedì 4 agosto 2011

tastiera velenosa: la strana giustizia

Strana la giustizia italiana. Giocatori che ammettono colpe, reali o presunte tali. Società che patteggiano con colpe reali o presunte tali. Partite individuate con certezza con risultati combinati.... (forse). Per queste colpe pagheranno tutti (lievemente). La responsabilità oggettiva che era la base della retrocessione della Juventus nel 2006, qui scompare. Qui dove c'è la certezza o la quasi certezza di campionati che non corrispondono al vero si andrà con i piedi di piombo e si tuteleranno squadre e tifosi. La giustizia di oggi ci sembra orientata all'equilibrio, perchè se non c'è certezza è giusto non punire. Quindi giusto che non paghino i tifosi di Atalanta, Chievo e di tutte le altre società che abbiamo sentito nominare e sbattere, forse ingiustamente o forse no in prima pagina. Tutto ok quindi? Certamente no....rispondiamo con fermezza.

Purtroppo qui siamo di fronte all'ennesimo scandalo. Non tanto di adesso, ma nuovamente in rapporto al 2006. Chi ha indagato nel 2006 ci dovrà spiegare perchè allora la mannaia e ora il guantino. Il guantino doveva essere usato per tutti, non solo per certe società le cui intercettazioni sono misteriosamente scomparse.

Alla luce dei fatti odierni, ci sembra ancora più giusto che la Juventus si tuteli, perchè ci appare sempre più chiaro che nel 2006 c'è stata una situazione che è al limite del paradosso kafkiano. E' arrivata l'ora dei risarcimenti e se il calcio italiano è diventato come dice Galliani "una pizzeria", le origini del male partono dal 2006.

ma i messicani non erano scarsi? 4-1 al barca!!!!

una nazione tiferà per lui

Leggendo le parole di presentazione di Italia-Montenegro di alcuni mesi fa ci siamo imbattuti in una frase curiosa: "L' importante è pensare in grande, senza perdere tempo nei preamboli". Quasi un motto forse per questa nazione (il Montenegro) oltre forse che per la nuova Juventus targata Antonio Conte. DaI Montenegro viene l'ultimo nuovo acquisto che probabilmente vedremo in campo domani pomeriggio nell'amichevole con il Cuneo. Il Montenegro è grande poco più del Trentino Alto Adige (13.812 km quadrati) e ha circa 600,000 abitanti, tra i quali Mirko Vucinic che da pochi giorni è sicuramente quello più ricercato in rete dopo il trasferimento alla Juventus.


Il Montenegro un tempo lontano faceva parte della Repubblica di Venezia, da questa settimana il Montenegro sarà sempre più parte del mondo bianconero perchè siamo sicuri che i connazionali di Vucinic seguiranno sempre di più le vicende del loro "eroe" nazionale. Vucinic proprio in onore della propria nazione, ma anche della squadra che lo ha lanciato (il Lecce), ha preso il 14, il numero a cui più è legato. Per rendersi conto di come Vucinic sia un "eroe" basta leggere Arena Pobjeda che ha dedicato ben metà pagina alla presentazione di Vucinic, con frasi tipo il "nostro capitano", riferite chiaramente al ruolo del giocatore nel Montenegro.

Ma il Montenegro non sarà l'unica nuova nazione della Repubblica Bianconera 2011-2012. Ci saranno anche altri paesi alcuni vicini e altri meno. Le due guardie svizzere e soprattutto gli amici cileni che seguiranno Vidal, o "King Arthur", come definito recentemente nella nuova avventura bianconera. Un insieme nuovo di nazioni per una Juventus sempre più worldwide.

SE CONTE HA PAZIENZA ECCO L'OCCASIONE


La corsa all'esterno bianconero continua. In prima fila rimane sempre Vargas, marcato stretto da Perotti ed Elia. Difficile, come anticipato tempo fa Nani, soprattutto per il costo. Se il Manchester prenderà Sneijder, Nani partirà, più probabile però che il giocatore vada al Bayern, vista l'elevata quotazione (superiore ai 20 milioni) e la voglia di rivincita del "nerazzurro" Rumenigge.

Più di un mese fa, tra i primi a proporlo, avevamo segnalato come la vera occasione del mercato potesse essere Ibrahim Afellay, un talento vero che poteva essere acquistato a prezzo ragionevole. Purtroppo Afellay dopo ottime prestazioni nelle prime amichevoli si è infortunato con il Manchester al tendine rotuleo sinistro e starà fuori almeno 5/6 settimane, quindi fino a metà settembre.

Uno svantaggio per il Barcellona, un potenziale vantaggio per chi cerca occasioni e ha "pazienza". Ibrahim Afellay, sarebbe a nostro avviso perfetto per il gioco di Conte, giovane, ma di carattere, capitano del Psv, era in scadenza di contratto con la società di Eindhoven ed è passato a gennaio al Barcellona per una cifra attorno ai tre milioni di euro. Il prezzo appunto potrebbe essere interessante, visto che il Barcellona avendo preso Sanchez ha abbondanza in quel settore del campo. Guardiola l'aveva definito la prima alternativa a Pedro. "Non andrà a togliere spazio a nessun giovane e a nessun prodotto del nostro vivaio", si è affrettata a sottolineare la società. "Arriva un giovane che ha già grande esperienza, avendo giocato i mondiali in Sudafrica con l'Olanda".

L'infortunio anche se lo terrà lontana dal campo per un mese, non pregiudica il suo valore, comunque alto. Il giocatore, molto tecnico sarebbe adatto e bravo nel gioco uno contro uno, oltretutto non priverebbe di risorse in quanto, vista la situazione potrebbe essere tranquillamente preso in prestito con diritto di riscatto. Visto che il Barcellona l'ha acquistato a 3 milioni riteniamo che un riscatto a 7/8 milioni potrebbe essere una cifra equa.

Il giocatore sarebbe poi ben accettato dalla piazza che ritiene subito dopo Nani la miglior soluzione. Una possibile sorpresa per fine agosto, sperando che l'olandese possa riprendersi bene dall'infortunio. Se Conte ha la "pazienza" di aspettare fino alla prima di settembre per vederlo in campo l'opzione Afellay potrebbe essere il miglior connubio dell'estate nel rapporto qualità-prezzo.

Vargas a Enemigos Publicos parla di Juve

mercoledì 3 agosto 2011

abolito il top player

Da ieri abbiamo avuto la conferma definitiva, la parole top player viene definitivamente abolita dal vocabolario bianconero. Dal termine top player si passa a "giocatore che possa alzare il livello qualitativo del gruppo". Un bel cambiamento dopo i presupposti iniziali. In questa nuova ottica la Juventus ha operato benissimo, Le parole di Marotta di ieri, hanno praticamente abbassato l'asticella: "Il nostro mercato quest'anno è caratterizzato da un obiettivo prioritario che è quello di alzare il livello qualitativo del gruppo che Conte ha ereditato in fase di arrivo. E devo dire che in sostanza stiamo seguendo questo iter, nel senso che sono arrivati giocatori importanti che hanno alzato il livello qualitativo. Non dobbiamo guardare quello che poi è il conseguente rapporto di prezzo e di valutazione. Quindi, quando si parla di top player si parla di elementi sicuramente di qualità e quindi gli elementi che sono arrivati sono di grande qualità. Vucinic è un giocatore di indiscussa qualità e quindi credo che questa sia la risposta più appropriata. E poi sottolineo come giocatore come Pirlo, come Vucinic, come Vidal, sono giocatori che sicuramente sono stati indicati da esperti del calcio come dei giocatori di altissima qualità".

Sicuramente Pirlo, Vucinic e Vidal sono giocatori che aumenteranno il livello qualitativo del gruppo, però diciamolo con quella parolina iniziale.... le aspettative erano ben altre. Quando si parlava di giocatori di livello mondiale si pensava a ben altri nomi. Li facciamo? Eccoli Higuain, Benzema, Aguero, Tevez, Bale, Ribery... ecco queste sono le stars che ci erano venute in mente allora. Forse siamo stati ingenui... detto questo, non è detto che la via che sta seguendo Marotta non sia quella giusta. Giocatori di valore, pagati il giusto. Un corretto connubio tra aspettative e necessità con un gruppo formato da giocatori funzionali al progetto. Se questa è la ricetta vincente lo sapremo entro la fine dell'anno.

dove trovare 35 milioni

Marotta le sta provando tutte. Dopo aver passato la scorsa estate a vendere i vari Poulsen, Tiago, Camoranesi, Trezeguet, Diego, Molinaro... e questa con Sissoko, sempre Tiago, Felipe Melo, ora si trova nella non facile situazione di sbarazzarsi degli ultimi 5-6 giocatori in esubero. Se per i giovani è più facile: Giandonato, Sorensen, Pasquato e Ekdal hanno tutti richieste da squadre di A, per quelli più avanti con l'età non è proprio una passeggiata tra ingaggio e cartellino. In pratica Marotta potrebbe trovare in questi ultimi 27 giorni di mercato 35 milioni, la cifra tra cartellino e ingaggi che la Juventus risparmierebbe se riuscisse a piazzare in serie Manninger (2 mil lordi di ingaggio), Grygera (4 mil lordi), Grosso (5 mil lordi), Almiron (3 mil lordi), Amauri (7 mil lordi) e Iaquinta (6 mil lordi). Un totale di 27 milioni. Marotta in teoria si potrebbe permettere di far partire gratuitamente Grosso, Grygera e Almiron e di racimolare 8 milioni tra i restanti per ottenere 35 milioni di risparmi. Una cifra importantissima che potrebbe essere utilizzata nel mercato in corso o in quello di riparazione.

Tutto questo senza dimenticare che la Juventus potrebbe avere ancora circa 20 milioni da spendere dopo le operazioni effettuate. Marotta da qui a metà agosto dovrà muoversi. Se Marotta riuscisse nell'operazione di risparmio ci potrebbe scappare il budget sufficiente per un grande nome, anche se su questo tema è meglio non farsi illusioni.

martedì 2 agosto 2011

i tasselli mancanti nel puzzle di Marotta

Nel mare magnum del mercato bianconero ci siamo scontrati tra la volonta (quella di prendere un top) e la realtà (il top costa dai 30 in su). Il ballo delle punte ha portato a Torino, quindi, Mirko Vucinic di cui abbiamo già sviscerato ogni virgola. Ora la lente di ingradimento del tifoso, a meno di clamorose cessioni, si sposta un pochino più indietro, vale a dire nella parte esterna di sinistra e in difesa. E' proprio li che la rosa bianconera necessita degli ultimi due rinforzi. Sull'esterno di sinistra Vargas e Perotti sembrano giocarsi le carte. I tifosi vorrebbero Nani, ma il sogno di fine estate potrebbe essere il solito sogno infranto. In ogni caso per esterno e difensore la Juventus a meno di extra budget a sorpresa non si svenerà. Marotta ha fin qui operato in modo molto oculato. Evitato riscattini e prestitini e operato con 3 acquisti (riscatti della scorsa stagione a parte) e esborso complessivo di 35 milioni di euro in 3 anni, 10 l'anno praticamente in linea con il budget societario. Ora si è arrivati al punto e snodo cruciale. Esterno e difensore sono due ruoli delicati. Siamo convinti che per il difensore con 10 milioni si possano fare grandi operazioni. Purtroppo per l'esterno con 10 milioni viene fuori ben poco. Unica via quella di inserire contropartite. Qualora si scegliesse Vargas la Juventus possiede le armi giuste. Martinez, Amauri o eventualmente quel Cassano (nel triangolo ipotizzato ieri) potrebbero essere le password giuste per arrivare al peruviano.

Fatto l'esterno, toccherebbe al difensore e qui ci sono le vie economiche (Lugano) e quelle meno economiche (Alex e Coates). L'importante è arrivare a una soluzione prima degli ultimi giorni per evitare le soluzioni di ripiego come Traoré e Rinaudo. Fortunatamente quest'anno Marotta si è portato avanti nel lavoro e con questi ultimi due tasselli (a meno di sorprese) si potrebbe dire che il suo puzzle estivo è terminato.

vucinic...music gol

MOSE', ZORRO, PRINCIPE DI NIKSIC: ECCO MIRKO VUCINIC

La prima volta che hanno accostato Vucinic alla Juventus non eravamo entusiasti. Non lo eravamo perchè ancorati a quelle dichiarazioni "funeste" del top player che ci portavano a correre nel mondo pindarico abitato da Aguero, Benzema, Higuain e compagnia. Se non ci fosse stato quel coro di voci fuorivianti, oggi saremmo qui a celebrare le lodi di Mirko Vucinic, perchè Mirko Vucinic a 15 milioni rimane un ottimo investimento. Nei giorni scorsi lo abbiamo paragonato per estrazione Balcanica, fantasia e provenienza (Roma) a un certo Boksic. Vucinic viene a Torino per essere un "unicum" nel panorama degli attaccanti. Un pò punta centrale un pò esterna, sicuramente tra tutti gli attaccanti, capitano escluso, quello che può tirare fuori i colpi di maggior fantasia. Vucinic viene da una stagione molto difficile anche a livello ambientale. I tifosi dovranno fargli sentire il proprio calore e farlo sentire a casa. Si spera che Mirko possa tornare a essere il cecchino implacabile di Lecce e l'uomo partita di Roma e soprattutto possa continuare ad avere nella sua preda preferita l'Inter, impallinata più volte. Chiamatelo Mosè, Zorro, Principe di Niksic, Maradona dei Balcani, scegliete un soprannome e fatelo vostro, sperando che possa essere quello giusto per rendere Mirko ancora più forte. In nome di Vucinic vale la pena dare fiducia a chi l'ha portato in bianconero, a suo rischio e pericolo, come con Pirlo. Un'altra scelta coraggiosa. Marotta avrà trovato il suo Principe? Difficile dirlo, sicuramente per Marotta Vucinic è il suo top player e come Marotta la pensa anche un certo Savicevic che di campioni se ne intende.

lunedì 1 agosto 2011

GOL DI LUGANO amico di Messi

ALTRO GOL DI GIUSEPPE ROSSI....:)

IL TRIANGOLO L'AVETE CONSIDERATO?



Renato Zero cantava: "Il triangolo no non l'avevo considerato daccordo ci proverò la geometria non è un reato...", dispiace contraddire il buon Renato, ma il triangolo si, potrebbe essere una realtà delle ultime settimana di un calciomercato estivo che fino ad ora ha regalato grandi colpi (Aguero, Pastore, Sanchez), ma anche pochi movimenti in entrata di grande spessore. Il mese scorso avevamo sottolineato in esclusiva come la Juventus fosse su Vargas, ieri Skysport ha dato seguito alla notizia apparsa un mese fa su uno scambio Cassano-Amauri. Oggi, possiamo confermare il tutto, ma l'operazione non sarebbe uno scambio in linea retta ma un triangolo, la geometria non è un reato....

Un triangolo Torino-Milano-Firenze clamoroso. La Juventus scambierebbe Cassano con Amauri non per tenerlo, (del resto con 7 attaccanti, senza Amauri 6... che se ne fa) ma per utilizzarlo come pedina chiave nell'affare Vargas. Un triangolo che farebbe contenti tutti: giocatori e squadre, ecco i perchè: Amauri ha un ingaggio da 3,8, al Milan lo ridurrebbe a 3 circa (il Milan non ha problemi), giocherebbe la Champions e si giocherebbe anche le chanches per un Europeo da protagonista. Al Milan sarebbe il vice Ibra e forse qualcosa di più. Cassano, su cui ieri Galliani non ha posto il veto alla cessione, a Firenze sarebbe titolare, giocherebbe con Gilardino o chi per lui e potrebbe facilmente conquistare la strada per l'Europeo. Corvino porterebbe una stella a Firenze per accendere la piazza. Infine la Juventus: si libererebbe di Amauri, non sborserebbe più di un conguaglio per l'esterno (Cassano appunto e 5/6 milioni pagabili in tre anni) e avrebbe l'esterno duttile per Conte.

Insomma tutti e felice e contenti... sembrerebbe di si.... triangolo di fantasia o reale? Chiedere agli interessati, chissà se in macchina hanno un cd di Renato Zero...