La sfida con il Borussia Dortmund ha caratterizzato gli anni 90 e la grande Juventus di Lippi. Partite memorabili, purtroppo una finale persa. Erano gli anni di Sammer, di Moeller di Riedle. Il Borussia poi cadde in disgrazia nel 2005, subendo anni anonimi più vicini alla retrocessione che ad altro. Questo non bastò, al pubblico tedesco per disinamorarsi, uno stadio bellissimo e sempre pieno e una rinascita che è arrivata. L'anno scorso il titolo e quest'anno una partenza sprint nonostante il suo pezzo da novanta Sahin sia andato in Spagna.Ieri tre gol e tanto bel gioco. Il Borussia è un esempio di come si possano superare club ben più ricchi (vedi Bayern) e altri superbi (vedi Wolfsburg) e con una programmazione e persone serie si possa vincere. L’artefice di questo miracolo è senza dubbio Jürgen Klopp, il giovanissimo tecnico tedesco che ha ambizioni. Oltrr a lui giocatori molto interessanti. Kagawa, stella giapponese, per non parlare dei difensori chiaccherati Subotic e Hummels che sicuramente alla Juventus farebbero comodo, Mario Gotze, stellina del calcio tedesco (3/06/1992) che a 18 anni è arrivato addirittura in nazionale e poi Schmelzer, Großkreutz tutti dell’88, tutti tedeschi. La Juventus di Conte, che conosce bene il Borussia, avendolo affrontato tantissime volte, può prendere la squadra tedesca come modello: giovani, ambiziosi, bel gioco, pubblico entusiasta e uno stadio da far invidia.
Questi ingradienti non sono un'utopia, stupire si può: basta programmare in modo giusto.L'entusiasmo e la voglia di Conte sono contagiosi e l'ambiente è già entusiasta, mancano pochi tasselli e se i nuovi arrivati sapranno prendere e seguire le indicazioni di Conte, tra qualche anno i tifosi bianconeri potrebbero rivivere le emozioni di quelle sfide antiche con il Borussia che se non cederà i pezzi migliori potrà tornare a primeggiare anche in Europa.
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