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tuttojuve

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sabato 29 ottobre 2011

tanti piccoli william wallace

Se un tifoso bianconero pensa alla partita di stasera, non può assolutamente allontanarsi dal concetto di "battaglia sportiva". Già negli anni scorsi, abbiamo paragonato la sfida di stasera alla lotta tra chi indossa il tuo scudetto e chi l'ha perso, la lotta tra chi si è avvantaggiato di una situazione e chi è finito agli inferi, per tanto tempo. Per questo se fossimo dei condottieri e dovessimo caricare la nostra squadra non potremmo fare a meno che usare le parole di William Wallace, prima della sua "partita decisiva", la battaglia di Stirling Bridge: « Chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'... Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avete vissuto a partire da oggi, per avere un'occasione, solo un'altra occasione, di tornare qui sul campo, a urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà?» Per i tifosi quella di stasera sarà più di una partita, ma non è ragionare da provinciali, è solamente la grande rivalità e il sapore delle ingiustizie subite e di una squadra smantellata. Chi è bianconero lo sa che possono toglierci tutto, l'onore, mandarci in B, umiliarci, deriderci, ma non ci toglieranno mai la Juventus e per lei lotteremo sempre, come deve farlo chi scenderà in campo stasera. Partita, lo ripetiamo, da giocare solo e rigorosamente sul campo mantenendo fuori i contorni del rispetto. Quella di stasera non sarà forse una finale, non si vincerà la libertà, ma la partita di stasera si avvicina molto a quei concetti, sportivamente parlando. I tifosi bianconeri baratterebbero tutti i loro giorni pur di dimostrare a chi li ha offesi che si è sbagliato e sarebbero pronti a tutto per avere quella occasione.

I tifosi si aspettano che la squadra dia tutto dal primo al novantaciquesimo minuto e possa uscire tra gli applausi dello stadio, del settore ospiti. Questo basterebbe per essere convinti di aver offerto una prestazione degna. Degna di una notte da Braveheart, cuori impavidi come era Pavel Nedved, come lo e' Antonio Conte, cuori impavidi come Marchisio, Del Piero, Buffon, Chiellini e tutti coloro che hanno vissuto quell'anno della B e sanno cosa vuol dire soffire.

1 commento:

  1. Questa immagine di carni a brandelli e teste mozzate mi sembra un po' esagerata... Giochiamola bene piuttosto ed evitiamo di fare come l'anno scorso che dopo aver vinto con l'inter ne abbiamo perse non so quante di seguito...

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