In questi giorni si assiste su molte tv e radio alla celebrazione della Juventus. Se da un lato risulta giusto celebrare il lavoro di un buon gruppo, di una società che deve ripartire e di un buon allenatore come Del Neri, dall'altro ci appare sensato anche usare un pò di acqua per spegnere facili entusiasmi che potrebbero nascere ora, portando alla perdita di quell'umiltà che a Milano è stata determinante.
La squadra ha fatto 15 punti sui 27 possibili, un buon bottino, sicuramente ma non ottimo. La squadra è giovane e sta crescendo, ma per essere pronta per i grandi obiettivi serve continuità, la stessa continuità mostrata nelle ultime partite. Per fare il grande salto nulla appare migliore delle partite con Salisburgo e Cesena. Partite con squadre non proibitive ma buone che, però, potrebbero rappresentare un duro ostacolo. Tutti sanno che i trofei si vincono con le piccole e proprio le piccole (Bologna, Bari, Salisburgo, Lech), hanno messo a dura prova la Juventus quest'anno.
Ci vorrà, quindi lo stesso spirito mostrato con il Milan, la classe di Krasic (solo per il Salisburgo) e la forza del gruppo.
Due vittorie, potrebbero sul serio lanciare la Juventus nell'Olimpo e in quel caso non ci sarebbe più bisogno di chiamare i pompieri per spegnere i facili entusiasmi, in quel caso bisognerebbe alzare l'asticella degli obiettivi.
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