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martedì 28 giugno 2011

CASORIA OK'?

Importante giornata oggi a Napoli. Si dibatteva sulla richiesta di ricusazione della giudice di Calciopoli, Teresa Casoria. Importante perchè se la richiesta venisse accolta il processo dovrebbe ricominciare praticamente dall'inizio e l'ottimo lavoro svolto dalla difesa verrebbe vanificato con conseguente allungamento di tempi. Calcolando poi che Andrea Agnelli ha chiesto i 3 gradi di giudizio prima di richiedere indietro gli scudetti bianconeri, lasciamo ai lettori l'eventuale stima dei tempi, praticamente biblica.

In ogni caso sulla richiesta verrà presa una decisione per venerdì o al massimo lunedì prossimo, giusto in tempo per l'udienza di martedì 5. Voci da Napoli dicono che risulta difficile che il collegio della settima sezione della Corte d'Appello del tribunale di Napoli, accolga la richiesta dei pm Capuano e Narducci, che tra l'altro non erano presenti in aula con quest'ultimo prossimo ad accettare un incarico con il nuovo sindaco. Le voci di recusazione appaiono difficili soprattutto perchè il procuratore Villari che sostiene l'accusa contro la Casoria ha quasi sostenuto la difesa, praticamente chiedendo l'inammissibilità dell'istanza stessa. Un autogol come quello dell'accusa a Napoli dove tutti i testimoni sono praticamente risultati paladini della difesa e non dell'accusa.

Da notare che la Corte ha ascoltato con interesse le tesi difensive che riportano come non vi sia interesse diretto del giudice Casoria alla causa, nessun condizionamento dei pm. Praticamente tutto si sta svolgendo secondo i canoni senza alcuna anomalia. Le anomalie, se mai ci sono, sarebbero da ricercare altrove, soprattutto nella fase di ricerca delle prove e del mancato coinvolgimento di altre società nel processo di Farsopoli.

Come detto, si attende per lunedì al massimo una risposta per la ricusazione, se questa arrivasse insieme ad una risposta positiva all'esposto bianconero, sarebbe una doppietta importantissima.

1 commento:

  1. Intanto per chi ancora prosegue nelle litanie panzane del 2006 riporto un interessante pezzo del blog di ju29ro...
    "In vista della data ultima per decidere sulla revoca dello Scudetto di Cartone si sono scatenati i più improbabili esperti di diritto sportivo e gli autoproclamati interpreti autentici delle linee guida che dovrebbero essere seguite dalla FIGC.
    Noi non vogliamo esprimere opinioni frutto del nostro tifo e delle nostre convinzioni, ci limitiamo quindi a riportare uno stralcio del parere dei tre saggi nominati dalla FIGC nel 2006:

    ... la FIGC ha certamente il potere discrezionale di deliberare la non assegnazione del titolo di campione d'Italia alla squadra divenuta prima in classifica a seguito della penalizzazione della squadra o delle squadre che la precedevano se, alla luce di criteri di ragionevolezza e di etica sportiva (ad es. quando ci si renda conto, ancorché senza prove certe, che le irregolarità sono state di numero e portata tali da falsare l'intero campionato, ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi) le circostanze relative al caso di specie rendono opportuna tale non assegnazione. In questo caso, la squadra prima classificata sarebbe bensì vincitrice del campionato e dunque pienamente legittimata a partecipare alla Champions League in qualità di winner of the top domestic league championship ai sensi dell art. 1.02 delle Regulations of the UEFA Champions League, ma non le verrebbe assegnato il titolo di campione d Italia.

    Quindi, si poteva tranquillamente riscrivere la classifica del campionato e consegnare all'Uefa la lista delle partecipanti alle coppe europee, e allo stesso tempo non assegnare il titolo di campione d'Italia. E questo sono anni che lo scriviamo.
    Sul fatto che lo scudetto del 2006 sia stato assegnato alla seconda squadra di Milano solo per motivi etici non ci sono dubbi (lo conferma Moratti stesso quando parla di risarcimento). Che questa limpidezza sia un assoluto falso storico, poi, è ormai cosa sotto gli occhi di tutti."

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