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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 30 luglio 2012

il risveglio tedesco che ci piace

Partiamo da un presupposto: chi vi scrive ha sempre avuto un debole per Milos Krasic e non ha mai capito come mai il serbo non sia mai riuscito ad adattarsi al gioco di Mister Conte. Detto questo, come molti, pensiamo che i limiti siano tutti del serbo che in un anno, probabilmente, non si e' mai applicato abbastanza. Lo ricordiamo protagonista l'anno scorso negli Usa, prima di sparire nel grande campionato della Juve. La Juve cerca un top player e Milos due anni fa lo era. Quanto visto oggi in Germania non conta nulla, ma come avevamo detto e' una vetrina importante. Non sappiamo dire se Krasic verra' tenuto o ceduto, sicuramente oggi facciamo i complimenti al Mister e a Krasic, se il binomio funziona, in un modo o nell'altro, ci guadagniamo tutti.

Tutti per uno: paghiamo per tutti

Tutti per uno, uno per tutti. Questo era il motto dei moschettieri, questo sembra essere il motto di unità che arriva dalla Juventus per superare quest'ennesimo momento difficile che rompe la concentrazione, distrae energie e forze che dovrebbero essere concentrate solo e soltanto sull'attività agonistica sul campo. Purtroppo anche questa volta ci sono distrazioni, pensieri che portano via attenzione non solo alla società, ma soprattutto allo staff tecnico. Antonio Conte, vero condottiero  e artefice delle vittorie della stagione scorsa è "vittima" di un pentito e non vuole essere disarcionato dalla sua "zebra". Il mister non mollerà e con lui il suo popolo. Va quindi benissimo il motto "tutti per uno, uno per tutti", ma forse è sempre più il caso di dire "paghiamo noi per tutti", perchè anche questa volta con prove veramente ridotte all'osso per non dire inesistenti, la Juventus rischia di pagare il prezzo più alto e di vedere ancora una volta qualcuno prescritto con giustizia che vale per qualcuno in un modo e per altri in un altro.

Tre misteri del mercato

Il mercato a volte è tortuoso, intricato e pone dei paletti in stile slalom. Ci vorrebbe il miglior Tomba per riuscire ad arrivare sempre in fondo. In questa sessione la Juventus ha fatto bene (impossibile non riconoscerlo), forse manca qualcosa ma c'è ancora un mese di tempo. Tuttavia, vale la pena evidenziare i tre misteri del mercato che hanno tenuto con il fiato sospeso (si fa per dire) i tifosi in quanto (la stampa più del resto) li ha considerati dei veri fenomeni, tanto da dedicare ampio spazio sui media.




Marco Verratti è stato il primo. L'ex centrocampista del Pescara è stato indicato da molti come il nuovo fenomeno del calcio italiano, sulle orme di Andrea Pirlo. Beppe Marotta lo ha corteggiato a lungo e i media lo hanno accostato alla Juventus per settimane, prima che un Concorde con dodici milioni di euro di cartellino e ingaggio complessivo per tre anni da circa dieci milioni lordi lo portasse via verso Parigi. Insomma, troppo per le casse bianconere.



Stesso discorso per il secondo mistero: Mattia Destro. L'ex senese ha segnato dieci gol l'anno scorso, ma per tutti i media (romani soprattutto) è ora diventato il nuovo Messia del calcio. Quindici milioni la sua valutazione, proprio come Mirko Vucinic, a fine anno vedremo chi farà meglio, ma forse per chi aveva Borini, si potevano spendere meglio quei soldi, sicuramente la Juventus ha imparato ancora una volta, come sia difficile trattare con Enrico Preziosi.



Infine il mistero più grande: El Kaddouri. Voleva la Juve, finirà al Parma. Per settimane lui si è vestito di bianconero, mentre la Juventus ha nicchiato, forse per poco interesse, forse per altre ragioni. Nessun tifoso ad oggi lo rimpiange, vedremo tra qualche anno...



Alla fine Beppe Marotta ha risparmiato trenta milioni di euro, chissà che quel risparmio venga investito in un unico giocatore, sicuramente i tifosi non avrebbero nulla da ridire, rimane comunque il mistero: erano tre obiettivi concreti o tre fuochi fatui?

Da illecito strutturato a riunione tecnica con il...

Partiamo dalla storia: c'era una volta l'illecito sportivo che prevedeva regole certe e partite definite senza nessun dubbio. Arrivò poi, Luciano Moggi e la triade e per loro fu confezionato l'illecito strutturato e la famosa Cupola dove gli arbitri appartenenti portavano meno punti di quelli che non ne facevano parte. Tutti coloro che hanno studiato Farsopol hanno notato anomalie e stranezze. Dalle testimonianze modificate in caso di dibattimento e giuramento, alle invenzioni di Paparesta chiuso negli spogliatoi, fino alla storia delle sim svizzere, totalmente inesistente in quanto intercettabili, non proprio come aveva detto qualcuno. Oltre a questo le prove nascoste e i famosi baffi delle telefonate che sono state occultate in base alle squadre coinvolte. Troppe rondini hanno fatto primavera per pensare a un processo giusto. Se allora c'erano tante rondini anche oggi possiamo dire lo stesso. Allora hanno inventato l'illecito strutturato, oggi hanno inventato "il Carobbio che si accende a comando". Credibile quando parla di Conte, meno credibile quando parla di Mezzaroma. E con lui diventano favole la storia della riunione tecnica dove solo alcuni erano presenti,  forse erano in 25, ma dove solo alcuni sono deferiti. Probabilmente qualcuno mentre Conte parlava ascoltava musica o aveva una benda agli occhi. A noi tutto sembra strano, allora proprio come adesso.

attacco alla Juve

Ieri quando abbiamo scritto, siamo pronti alla battaglia e pronti al peggio, l'abbiamo fatto non per essere "gufi" o "uccelli del malaugurio", ma semplicemente perchè sapevamo che la procura avrebbe usato queste armi. La Juventus, per l'ennesima volta è sotto assedio. Non potendo colpirla direttamente in quanto la Juventus è limpida ora come allora (prima del 2006 e lo è sempre stata), lo hanno fatto per via traversa utilizzando il passato di Conte, Pepe e Bonucci. I titoli dei giornali sono tutti per loro. Chiaro che il popolo Juventino non ci sta, siamo prontissimi a dare del filo da torcere ai detrattori. In questo momento oggettivamente complicato bisogna rendere il popolo bianconero ancora più unito e stare vicini ancora di più a chi è sotto assedio. Quindi, massima solidarietà a Mister Conte e sopratuttto a Pepe e Bonucci che sono accusati come il mister del nulla, ma che potrebbero subire il controccolpo. Da oggi inizia la sfida vera, nel 2006 non c'eravamo, oggi ci siamo e sicuramente il bavaglio non ce lo mette nessuno....

Obiettivo Pechino

Ci stiamo pian piano arrivando. A piccoli passi o ampie falcate la Supercoppa si avvicina. Tra circa quindici giorni Juventus e Napoli si affronteranno nel primo trofeo ufficiale della stagione. Difficile capire come ci arriveranno le due squadre. Il Napoli al momento ha fatto molto bene nella prima amichevole con il Bayern Monaco. Mazzarri ha detto che questo ritiro e' il suo migliore. I partenopei ci arriveranno carichi, la Juventus pure anche se un pò ammaccata. Ovviamente la settimana in meno di preparazione dei nazionali potrebbe incidere anche perchè Antonio Conte non vuole fare la fine di Milan e Inter dell'anno scorso e gestirà in modo molto oculato la preparazione. Aspettiamoci, quindi, di vedere in campo chi è arrivato dall'inizio e magari qualcuno di quelli come Marchisio, Giovinco e Giaccherini che fisicamente possono entrare in forma prima. In ogni caso l'obiettivo Pechino incombe, peccato non arrivarci con tutti gli effettivi, peccato non essere al 100%, ma la Juventus dovrà superare anche queste difficoltà se vuole puntare ai grandi traguardi stagionali.

dieci cartoline da Chatillon

Abbiamo riassunto in dieci brevi cartoline quanto visto in questo bellissimo ritiro di Chatillon.




Tifosi: la grande passione bianconera non ha avuto pause. Un ritiro fantastico, un insieme di sensazioni bellissime per i tifosi. Un vero abbraccio bianconero che si è distinto dall'inizio alla fine. I tifosi hanno riempito sempre e comunque lo stadio Brunod di Chatillon, hanno trasmesso emozioni e sensazioni al popolo e ai giocatori. Si sono svegliati all'alba per addormentarsi al tramonto.



Impegno: Straordinario l'impegno della squadra bianconera. La squadra non si è fermata mai. Il santone Conte e il suo staff hanno dato una grande mano ai nuovi, i preparatori hanno innescato la scintilla per una grande stagione.



Conte: non ci sorprende per nulla. Solito lavoratore, solito condottiero, solito numero uno. Che fortuna averlo con noi. Domenica lo osservavamo seduto su un pallone mentre guardava con attenzione i giocatori ad uno ad uno, sorrideva, alzava la manina. Lui guida un popolo, lui è il condottiero.



Masi: che lieta sorpresa. Chi lo ha visto alla Lavagnese, alla Sampdoria e alla Pro Vercelli non è stupito, le doti fisiche ci sono, le dote atletiche pure. Non carichiamolo di responsabilità, ma ci sembra sulla buona strada.



Marrone: alzi la mano chi lo ritiene una sorpresa (nessuno), alzi la mano chi lo ritiene solo capace di confermare quello che tutti pensano (plebiscito di mani). Un giocatore di rara intelligenza, non sarà utile, di più, potrebbe essere il suo anno (Luca non montarti la testa e continua così).



Giovani primavera: che bravi Boakye (non un primavera, ma che per età protrebbe esserlo), Padovan, Bouy, Appelt. Bravo Giovanni Rossi e Paratici, giovani bianconeri crescono.



La Valle: abbiamo fatto una toccata e fuga, ma sono bastati due giorni per provare belle emozioni, genuine, familiari, un clima perfetto, adatto al lavoro e delle persone splendide che abbiamo incontrato, la Valle ci è rimasta dentro.



Il Summer Village: impossibile non lodare le serate, l'organizzazione e le tante parole dette, tutte con il filo conduttore bianconero. Belle giornate e sopratutto disponibilità massima per un rapporto giocatori-tifosi che si consolida sempre più.



Le Tre Stelle: le abbiamo viste sulle Jeep, sulle maglie, sul campo, ovunque. Le abbiamo in testa, sempre e comunque.



Vidal: il più acclamato dopo Antonio Conte. Quando segnava faceva il gesto del cuoricino, ieri ci ha colpito con quel gesto al ragazzo disabile. Le sue maglie vanno a ruba, è entrato alla grandissima nel cuore di tutti. I tifosi sono già impazziti per lui.

Il modello che funziona

Non siamo entrati, volutamente, nel discorso del prezzo degli abbonamenti, abbiamo lasciato giudicare il cuore e il portafoglio del pubblico bianconero ed oggi è arrivata la prima risposta. I tifosi bianconeri hanno un cuore grande. La passione cresce ogni giorno di più (nonostante la crisi) e sono pronti a tutto pur di seguire questa squadra che rappresenta qualcosa di più, forse uno stile di vita, sicuramente un senso di appartenenza. In giro per Chatillon abbiamo visto persone pronte a tutto pur di seguire la loro passione. Il modello Juventus funziona e piace. Società solida, squadra e allenatore vincente e bravo, staff dirigenziale competente, aree marketing funzionali che sanno rischiare (alzare il prezzo lo era), ma sanno ottenere il risultato (90% rinnovi e altri 4,000 abbonati nuovi per un totale di 27,400). Insomma, senza voler fare complimenti gratuiti, qui funziona tutto o quasi. Lo abbiamo visto a Chatillon dove non c'è stato nulla di brutto, ma solo sensazioni positive, belle persone, famiglie con bambini e cani, tanti cori, nessuna polemica. Lo vedremo ancora una volta allo Juventus Stadium, dove esserci diventa qualcosa di speciale. La Juventus è un modello che funziona e tutto questo senza aver preso il famoso "top player". Ma forse il top player è dentro ciascun tifoso che ha una passione così grande nonostante la crisi, nonostante i sacrifici alla Juventus nessuno vuole rinunciare.

Angeli e Demoni

Siate pronti, preparate il maalox perchè stanno arrivando i deferimenti. Non sappiamo ancora se toccheranno la Juventus e i suoi tesserati. I tifosi bianconeri sono prontissimi, eventualmente, a difendere Conte da eventuali attacchi esterni. L'opinione pubblica è ormai allineata ad affilare le armi anti bianconere. In questi mesi ne abbiamo avuto la prova. Articoli ad orologeria contro Pepe, Buffon, Bonucci, Conte e alcuni uomini del suo staff, non possiamo dire lo stesso verso altre società. Troppo facile fare il confronto con l'Inter, per esempio, con la posizione di Palacio, trattata con un profilo molto basso e garantista. Sicuramente, questa è la linea che bisognerebbe tenere con tutti, non solo con una parte.

In ogni caso da domani avremo le risposte della procura e ricompariranno angeli e demoni, noi siamo pronti, tanto sappiamo già in che categoria viene inserita la Juventus.

Chatillon: che emozioni

Ultimi giorni di ritiro a Chatillon, oggi ultimo allenamento e poi il rompete le righe, prima di ritrovare i nazionali. Impossibile non descrivere le emozioni vere provate in questo fine settimana. Cominciamo con una premessa: il ritiro trasmette sensazioni uniche. Nel fine settimana ho avuto la fortuna di poter vivere la cittadina della Valle d'Aosta e quello che ha trasmesso la città, i tifosi, l'atmosfera e' stato qualcosa di indescrivibile. Una marea bianconera ovunque, uno spirito solidale, belle situazioni e soprattutto un tifo genuino, vero, fatto di persone che vivono la Juventus giornalmente e la amano sconfinatamente. Da Massa, da Trino Vercellese, da Taranto, da Napoli, da Riccione, da Catania, da Fabriano, un insieme di persone che hanno voluto trasmetterci emozioni e per quelli che amano il nostro sito, hanno voluto complimentarsi e farci sapere che apprezzano il nostro lavoro. Non possiamo fare altro che ringraziarli, ringraziare la Regione, Chatillon e la Juventus per la bellissima organizzazione. Ovviamente un grazie anche ad Antonio Conte, ieri protagonista, vederlo firmare tanti autografi e così disponibile ci fa capire tante cose e la fortuna che abbiamo ad averlo con noi. Che emozione,  che emozioni....a Chatillon.

da zero a dieci: zero a ... dieci a Martin

Seconda edizione stagione della rubrica da Zero a Dieci e primi numeri negativi che toccano sicuramente i confini di pessimi auspici.




Voto Zero: alla sfortuna, mai visti tanti episodi negativi nella stessa partita. Chiamiamola malasorte, ma forse andrebbe chiamata con altra terminologia.



Voto Uno: al campo del San Nicola di Bari. Pessimo, inguardabile. Inconcepibile mettere a repentaglio la salute dei calciatori con un terreno del genere, semplicemente da codice penale giocarci.



Voto Due: al rimbalzo che inganna Lucio. Colpo di vento, valvola del pallone o zolla? Mistero...



Voto Tre: tre come i cambi con il Milan. Crampi per Vucinic, stiramento per Pepe, distorsione probabile per Caceres.



Voto Quattro: come il voto al mercato attuale del Milan. Quattro come il voto ad Acerbi con i nerazzurri, bidone o buon giocatore? Lo sapremo presto...



Voto Cinque: a Lucio, di stima. Dopo la paperina contro i valdostani, arriva la la paperetta con l'Inter. Ci sta il rimbalzo fasullo, ma farsi rubare il tempo da Coutinho e' da polli da allevamento, non da difensori navigati.



Voto Sei: agli errori sotto porta contro l'Inter. Troppo pressappochismo, poca concretezza. Esattamente il copione dell'anno passato, ci vuole maggior lucidità. Vale l'attenuante del carico pesante, infatti c'e' il sei.



Voto Sette: a Vucinic. Contro il Milan ci e'piaciuto molto. Ispirato, preciso, volenteroso, sembra già con il piglio del genio. Bene.



Voto Otto: ad Asamoah. Uno dei più positivi. Sembra che giochi da sempre in bianconero quando e' invece appena arrivato. Mostra doti sia di impostazione che di interdizione, buona dinamicità e ottima tecnica, tra i tifosi e' già idolo.



Voto Nove: a Conte. Disegna già un bel gioco. Stesso copione e stessi risultati: impressionare. Ottimo ritmo e velocità, il solito mister, a nessuno piace perdere, ma soprattutto a nessuno piace giocare sui campi di patate.



Voto Dieci: a Martin Caceres. Indescrivibile la rabbia al minuto quaranta quando lo abbiamo visto a terra, sdegno per un campo impossibile che ha facilitato il movimento innaturale. Dieci a lui, sperando possa essere un breve stop. Un abbraccio caro Martin, a prestissimo.



parla con Massimo del trofeo Tim

sms a carico del destinatario

Una parola, una sola per descrivere le partite di ieri sera: sfortuna. Due infortuni, qualcuno con i crampi, campo malandrino e primi malumori. I campionati, lo abbiamo sempre detto, si vincono con il cuore, la grinta, il gioco ma anche la fortuna. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora diciamolo subito, il mattino non e' felice. Bellissime giocate ma malasorte che ci ha visto bene e ha scelto la difesa, il reparto che ha già maggiori problemi, visto l'infortunio di Chiellini. La Juventus ci ha fatto divertire, ma quell'ultima mezz'ora ha mandato di traverso la serata. Da Bari un sms a carico del destinatario, il popolo bianconero paga una bolletta carissima.

in scozia avevano capito

E' notizia di qualche giorno fa che i Rangers Glasgow ripartiranno dalla quarta divisione. Il club, nato nel 1873 e vincitore di 54 campionati, di fatto è stato costretto a una rifondazione dopo una pesante e drammatica crisi. Nonostante le pressioni della federazione scozzese che ha dichiarato che toglierei Glasgow dalla prima serie è un danno immenso per tutto il movimento, ben 25 società, sulle 30 della Scottish League, si sono opposte all'iscrizione dei Rangers alla Division One, la Serie B scozzese decretando la ripartenza dalla categoria più bassa.




Questa decisione appare giustissima, chi sbaglia finanziamente deve ripartire da dove dice la legge, in Italia è stato quasi sempre così...



L'elemento che stona, però, è la dichiarazione e i tentativi della federazione scozzese di salvaguardare il movimento calcistico. In Scozia la federazione pur di mantenere vivo il campionato e competitive le squadre in Europa, erano prontI a tutto, anche a chiudere un occhio su prove dichiarate. Fa specie il comportamente della Federazione italiana che invece nel 2006, nonostante prove incerte e nessuna partita truccata, decise di far perdere competitività al calcio italiano favorendo altre società che fino ad allora erano state a guardare. Insomma, decisioni opposte su situazioni diverse. Purtroppo sembra chiaro che qualcuno cerca di salvaguardare il sistema paese, altri no...

venerdì 20 luglio 2012

Niente matrimoni in prestito

Se qualcuno spera di sposarsi a basso costo si sbaglia di grosso. Impossibile pensare in questo momento, dopo le schermaglie su Verratti e le parole su Pirlo a un regalo per Alessandro Matri da parte della Juventus. Impossibile fare regali a una squadra che ha appena incassato settanta milioni e si presenta con i dollari, pardon euro in bocca. La Juventus non e' obbligata a vendere, non deve esserlo e soprattutto non deve svendere il suo miglior attaccante pagato diciotto milioni due anni fa e che sicuramente non può aver perso valore avendo segnato con continuità disarmante in questi due anni. Impossibile pensare a un prestito oneroso con diritto di riscatto, impossibile pensare a una quotazione inferiore ai quindici milioni. Se la Juventus commettesse questa leggerezza sarebbe un errore imperdonabile, (anche una cessione a dodici milioni lo sarebbe!!!). Se la metà di Giovinco vale undici milioni, è impossibile che Matri non ne valga almeno quindici.  Oggi il Milan e' sul precipizio, perché la Juvenus dovrebbe aiutare il Milan e riportarlo sulla retta via? Se qualcuno vuol fare un matrimonio, lo faccia pagando, le feste di nozze non si fanno in prestito e tanto meno "low cost".

in copertina....

A Chatillon è idolo induscusso. Buona prestazione nella prima amichevole, gol bellissimi in partitella, tanto cuore. Fabio Quagliarella da tutti i nostri inviati viene indicato come l'uomo copertina della Juventus. La sua forma appare già buona e dopo aver passato l'ultimo ritiro (inconsciamente) con la paura del post infortunio, Fabio è pronto a lanciare la sfida per la stagione più importante della carriera. La Juventus, orfana di Alessandro Del Piero ha bisogno sicuramente anche di lui per puntare ai grandi traguardi e Fabio sa da subito che il tempo è tiranno e che deve dimostrare  già in Valle, di volere una maglia e lo dimostra con il lavoro, la fatica e l'impegno. Da dentro e da fuori la concorrenza preme e anche per questo Fabio sta dando tutto. I tifosi lo amano, lo invocano, lo adorano, piace la simpatia, genuinità, coraggio e e ardore. Sarebbe un peccato perderlo, ma se continua così, rimanendo in copertina, probabilmente se ci sarà una partenza, non toccherà a lui, del resto le copertina si tengono, non si mettono nel cassetto.

giovedì 19 luglio 2012

SABATO (FORSE) CI DIVERTIAMO....

Ieri Lucio ha tweettato : "Dico a tutti gli interisti che mi seguono che spero capiscano la mia scelta. Ho dovuto lasciare l’Inter per problemi interni. La vita però deve continuare, questa è la vita di un calciatore. Sono comunque orgoglioso di aver fatto parte di una squadra che ha riportato la Champions all’Inter dopo 49 anni, ora sarò alla Juve come ho indossato per tre anni la maglia nerazzurra. Sono contento della nuova fase della mia vita”.




I tifosi nerazzurri non hanno gradito, soprattutto le parole di domenica: "Sugli scudetti la penso come il presidente". Alcuni l'hanno chiamato juke box, altri hanno detto che e' stato spinto a dire le cose per far felice qualcuno, altri lo hanno riempito di insulti. Siamo curiosi di vedere in ogni caso il faccia a faccia sabato sera al trofeo Tim. Nel triangolare tra Juventus, Inter e Milan, per la prima volta Lucio incontrerà gli ex compagni e potrà dimostrare sul campo le sue ragioni. Insomma, una sfida nella sfida, per incontri (quelli con Milan e Inter), che non sono mai partite normali, anche quando in palio c'è solo un trofeo di uno sponsor telefonico, trofeo che qualcuno, chissà per quale motivo dovrebbe volere particolarmente, visto che grazie a certe telefonate ha vinto scudetti (di cartone...ovviamente).

DUE INDIZI NON FANNO UNA PROVA MA...

La Juventus segue Jovetic, verissimo. Marotta ha parlato di Jovetic, assolutamente. Il giocatore più vicino al ruolo di top player offensivo è oggi Stevan Jovetic, ma a una condizione: che la Fiorentina accetti una contropartita tecnica. Così non fosse rientrano in gioco tutti. Tra quei tutti, c'è sicuramente Luis Suarez. La giornata di ieri è stata importante per due ragioni. La prima è data dal Liverpool che vuole intensamente l'americano Dempsey. Se arrivasse il reparto offensivo del Liverpool sarebbe al completo o forse troppo ampio. La seconda e più importante ragione riguarda semplicemente la vecchia questione Evra. Ieri Suarez è ritornato sull'argomento: "Nel club tutti quanti pensavano che il caso fosse stato organizzato dallo United contro di me, ma mi hanno subito detto di non protestare minimamente, perchè in Inghilterra il Manchester ha il suo potere politico e bisogna rispettarlo chiudendo la bocca.Solamente le televisioni spagnole e in Uruguay hanno fatto ben vedere che in realtà è stato lui a non voler stringere la mano a me". Insomma, Suarez non si pente, anzi, rincara la dose. Il Liverpool si è sempre schierato affinchè Suarez chiedesse scusa, che farà ora? I ben informati dicono che questa sia una manovra di Suarez per spingere Rodgers alla cessione e la prima scelta sarebbe l'Italia, sponda bianconera. Staremo a vedere, per molti Suarez è sui livelli di Cavani, parola di Daniel Fonseca in primis.

mercoledì 18 luglio 2012

il dribbling utopistico di Marotta

Finta secca a destra, azione evasiva a sinistra. Beppe Marotta ieri ha dribblato alla grande possibili domande: "Diciamo che sta cambiando un modello di riferimento del calcio italiano, nel senso che una voltai grandi giocatori non solo erano alla portata, ma venivano acquistati dai grandi club italiani. Oggi forse sta succedendo il procedimento esattamente inverso, e come vedete il Milan ha rinunciato alle prestazioni dei giocatori sicuramente migliori. Quindi bisogna assolutamente modificare il modello. Non è detto che poi questo modello non sia un modello vincente, basato soprattutto su una cultura del lavoro ancora più approfondita e soprattutto sulla valorizzazione dei propri giovani, come quelli che abbiamo mostrato noi oggi".




Difficile capire cosa voglia dire Beppe Marotta, difficile capire cosa si devono aspettare i tifosi bianconeri. Molto e' stato fatto, qualcosina c'e' ancora da fare soprattutto in uscita, anche se Marotta ha parlato di qualcuno in entrata: "Abbiamo messo a disposizione di Conte un organico di ottima fattura che risponde alle esigenze e richieste. Il mercato finisce il 31 agosto, siamo vigili e abbiamo confronti continui, certo non puntiamo ad acquisti utopistici, puntiamo a sopperire ad alcune mancanze con il lavoro di tutta la società. Il termine top-player viene spesso abusato, certamente i nomi che si fanno sui giornali sono di assoluta qualità però nel lessico calcistico condivido appieno quel che ieri ha detto Conte, ovvero che il top-player è un elemento di valore al quale non necessariamente corrisponde anche la questione economica".



La domanda che ci hanno fatto in molti e': chi e' l'acquisto utopistico di cui parla Marotta? Facile da capire. Ad oggi nomi come Tevez, Van Persie ma forse anche lo stesso Dzeko sono utopie. Cavani, lo stesso, mentre la realtà potrebbe essere Jovetic o al massimo Suarez. Difficile dire se si concretizzerà qualcosa, più facile aspettarsi qualche sorpresa, soprattuto se le cessioni non saranno "utopie".



CHI PUO' essere l'acquisto utopistico, parlane con Massimo





prima amichevole, da zero a dieci..."ripartiamo da lui"



Prima amichevole della stagione e primo appuntamento con il "classico" bianconero, da zero a dieci. Dieci numeri che non sono una pagella, ma rappresentano qualcosa di più, critica, considerazioni e riflessioni.




Voto Zero: A chi se la ride e dice che Lucio è un bidone. Non si giudica un giocatore da così poche cose, ovviamente l'errore è da matita rossa, ma può capitare, deve capitare in amichevole, non in gare ufficiali.



Voto Uno: come gli errori e il gol preso, unica macchia di una giornata comunque positiva, ha ragione Conte, si è voluto battere il record dello scorso campionato.



Voto Due: ai patetici tifosi del calcioscommesse, che tifano per la colpevolezza degli innocenti. Due audizione bianconere che non ci piacciono, noi vogliamo giustizia, l'innocenza e' "un must".



Voto Tre: come i rigori, abbiamo visto più rigori ieri che in tutto il girone di andata dello scorso campionato, e' cambiato il vento? Scherziamo...



Voto Quattro: come i giocatori che stanno rinnegando Allegri: Pirlo, Gattuso, Nesta e Seedorf. Chi il prossimo?



Voto Cinque: come i gol di differenza rispetto alla prima sgambata della scorsa stagione (12-1 contro la Rappresentativa Val di Susa), ma allora c'era una rosa più completa, oggi siamo soddisfatti.



Voto Sei: come la prestazione, coraggiosa, intensa ma ovviamente indecifrabile. L'inizio di un cammino che non sarà per nulla facile.



Voto Sette: alle prime cose belle. Le giocate di Quagliarella, la buona vena di Matri, l'intensità di Vidal, il buon inserimento di Asamoah.



Voto Otto: ai giovani. Padovan, Boakye, interessantissimo quest'ultimo, tutti sperano possa essere il vero colpo. A qualcuno ricorda Balotelli, a noi un pò Obafemi Martins.



Voto Nove: all'impegno e al carattere. Due gol nel recupero sono sintomo importante, se segni due gol nel recupero di un'amichevole vuol dire che ci sei, segnale importantissimo.



Voto Dieci: a Conte. Sempre lui, sempre maniacale, sempre grande come le sue parole a fine gara: "Mi aspettavo di fare un allenamento e così è stato. E' stato un buon galoppo, un buon test, contro dei ragazzi che si sono impegnati, quindi mi ha fatto molto piacere. C'è sicuramente tanto da lavorare, lo sappiamo, anche perchè in questa fase della preparazione siamo comunque con un organico pieno di giovani di belle speranze e anche i nuovi arrivati devono entrare nell'idea, nei concetti. Questi allenamenti e queste partite servono proprio per fare degli errori e poi lavorarci sopra".



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ottime notizie, solo una gaffe

Prima amichevole stagionale e sicuramente buone nuove per la truppa juventina. Anche oggi, abbiamo visto un bello spirito, tanto impegno, tanta voglia e corsa e qualche bella giocata. Un elemento rimane identico al passato, la voglia di vincere e non fermarsi dal primo al novantacinquesimo anche in una sfida amichevole, anche sotto il caldo. Ci piace questo spirito mai domo, caratteristica di tutte le Juventus e soprattutto della Juve di Conte. La Juventus corre e i volti nuovi imparano. Quagliarella vive le prime emozioni di un ritiro intero, Ziegler ritorna a correre sulla fascia, Vidal e' già pronto a stupire, Matri timbra il cartellino. Piacevoli sorprese Boakye e Asamoah. Insomma, la Juventus ci e' piaciuta. Ovviamente non possiamo parlare della "piccola gaffe" di Lucio che farà sorridere i tifosi dell'Inter. Non ci preoccupiamo, lo faremo se simili cose si ripeteranno in campionato, ma siamo sicuri che non succederà, meglio prevenire che curare.




JUVENTUS-AYGREVILLE 7-1 (PRIMO TEMPO 3-1)



MARCATORI: 2' Turato (A), 7' Quagliarella, 22' rig. Vucinic, 23' Quagliarella, 58' rig. Matri, 65' Boakye, 92' rig. Vidal, 93' Padovan



JUVENTUS PRIMO TEMPO (3-5-2): Storari; Masi, Lucio, Caceres; Pepe, Asamoah, Marrone, Padoin, Ziegler; Quagliarella, Vucinic. All. Conte



JUVENTUS SECONDO TEMPO (3-5-2): Leali; Untersee, Rugani, Magnusson; Lichtsteiner, Vidal, Appelt Pires, Bouy (70' Schiavone), De Ceglie; Boakye (82' Padovan), Matri. All. Conte



AYGREVILLE PRMO TEMPO (4-4-2): Gini; Berthold, Challancin, X. Vuillermoz, Vitale; Salvadori, Furfori, Marchesano, L. Marchetto; Caputo, Turato. All. Benedetti



AYGREVILLE SECONDO TEMPO (4-4-2): Anile (76' Sterrantino), Paganin, Dattolo, Joly, D. Vuillermoz; M. Marchetto, Rinaldi, Menegazzi, Apparenza (73' Timpano); Porro, Cuneaz. All. Benedetti



ARBITRO: Restaldo



IL TUO GIUDIZIO SULLA PARTITA DI OGGI, con Massimo



quanto ci mancavi

E' arrivato mister Conte e subito ci ha regalato le famose "chicchette". Conferenza stampa fiume con due temi importanti da ribadire. Il primo riguarda il Conte persona, ma di quello non parliamo, perchè chi ci legge sa con quanto ardore, passione, cuore abbiamo fino ad oggi parlato del mister, difendendo a spada tratta dal massacro mediatico, anche se non ce n'era bisogno.




Il secondo tema importante riguarda l'aspetto calcistico e gli eventi di calcio stagionali. Il Milan, l'avversario numero uno che si indebolisce e la Juventus che ancora una volta dovrà superarsi dopo aver regalato ai tifosi qualcosa di straordinario. Antonio Conte ha ribadito subito il concetto: attenzione. Bisogna stare tutti attenti perché le cose facili non esistono, tutti ci ricordiamo del Milan dato vincente l'anno scorso, serva di lezione, quest'anno saranno tante piccole battaglie e confermarsi e' sempre più difficile, questo lo sappiamo bene.Oltretutto sappiamo anche che sul Milan e' attualmente impossibile non dire che si è indebolito, ad oggi, vedremo cosa succederà al 31-08. Nel frattempo la chicchetta di Conte ci dice che: "La Juventus l'anno scorso ha fatto qualcosa di super straordinario, perchè i calciatori da 40-50 milioni ce li avevano gli altri, non ce li avevamo certo noi. Quindi se Thiago Silva è stato valutato 40 milioni, se Ibrahimovic viene valutato 30 milioni, significa che l'anno scorso abbiamo fatto qualcosa veramente di super straordinario. E penso che sia difficile a richieste del genere dire di no, per quello che è stato al Milan. Quando ti chiedono un giocatore e sono disposti a darti 40-45 milioni, diventa dura, però è la testimonianza anche che i top player ce li aveva il Milan. (...). Siamo stati molto bravi a fare fondamenta importanti, a costruire dei piani, però il palazzo è ancora tutto da costruire, perchè consentitemi di dire che sento un po' troppo entusiasmo, un po' troppo entusiasmo che gira intorno. L'anno scorso abbiamo vinto lo Scudetto ed io non dimentico mai che due anni fa e tre anni fa siamo arrivati settimi. Quindi, quando si parla di obiettivi, cerchiamo di confermarci in Italia, che è uno step importante per noi... Confermarci in Italia è importante. Affronteremo per il primo anno con questo gruppo la Champions, cercando di affrontarla con grande entusiasmo, con grande voglia da parte di tutti, cercando di fare più strada possibile. E anche il terzo obiettivo, la Coppa Italia... cerchiamo di affrontare tutti gli obiettivi con grande determinazione, cattiveria e concentrazione, non dimenticando mai, mai, da dove siamo partiti e quello che ci ha portato a vincere lo Scudetto. Se saremo bravi, io per primo, a non dimenticare mai da dove arriviamo, allora io penso che ci potremo togliere delle soddisfazioni".

il fantasma di Chatillon

A Chatillon è tutto bello. Bella gente, bei cori, bell'atmosfera, bel tempo, belle maglie, belle stelle, un bel libro bianconero da comprare comprensivo di gioco estivo (un, due, tre stella), insomma un ritiro idilliaco. Senza voler entrare nel tema del poteva essere, facciamo una considerazione che parte da quanto scrivono i tifosi, da quanto chiedono i tifosi, perchè è impossibile non notare come tra le stanze dell'albergo, tra il campo di allenamento e tra i tifosi sparsi su e giù aleggi un fantasmino. Un piccolo Casper, con la maglia più richiesta che resta la numero 10 con tanti supporters bianconeri che hanno ancora la maglietta con la stampa del mito: Alessandro Del Piero. Ovviamente con il sorriso sulle labbra, ricordiamo che gli vogliamo bene e che in questi giorno lo pensiamo e ci manca. Bisogna ovviamente andare avanti perchè il copione del calcio impone questo, ma il mito resta e almeno oggi lasciatecelo ricordare perchè è questo che ci chiedono tanti tifosi ed è giusto farlo, oggi che ci sarà la prima amichevole senza di lui. Alessandro Del Piero, dopo 19 anni in bianconero, guarderà da lontano e la sua ex squadra. Il giorno della partenza dei compagni ha mandato un sms di incoraggiamento a tutti: “Ogni stagione è come se fosse il primo giorno di scuola, per chi è nell’anno della maturità o per chi comincia la prima liceo… l’emozione è la stessa. Vorrei inviare a tutta la squadra il mio abbraccio, a chi sarà a Chatillon (ragazzi, quanti ricordi anche là!) e a chi farà ancora qualche giorno di vacanza dopo l’Europeo… In bocca al lupo a tutti! Mi auguro che possiate regalare nuove grandi emozioni ai tifosi bianconeri, fra i quali ci sarò io”. Impossibile non inviare un abbraccio virtuale a questo mito bianconero. Del resto tanti tifosi lo hanno avuto compagno nei loro sogni calcistici, magari con una figurina nel loro diario nei giorni di scuola più o meno felici. Del Piero è anche questo e anche se a Chatillon non c'è, aleggerà sovente nei nostri ricordi, i miti non si cancellano, sono fatti per restare eterni ed essere ricordati, i fantasmi, quelli belli, restano vivi per sempre a Chatillon ed altrove.




ah dimenticavo.... questo pezzo è stato scritto ieri mattina prima delle parole di Conte... ovviamente è un dovere aggiungerle in coda, alla fine la juventinità si esprime soprattutto con questi concetti: "(...) Ale è presente (ride, ndr)... è sempre presente e sarà sempre presente perchè Ale Del Piero rappresenterà la storia della Juventus. Mi preme, mi preme sottolineare, che sicuramente è molto strano dopo tanti anni che non ci sia, che non ci sia. lui l'anno scorso ha fatto una grandissima stagione, come ho detto sempre, insieme a Buffon ed anche a Pirlo. Ma lui è Buffon, sicuramente sono stati i due a cui fin dal primo giorno mi sono raccomandato, perchè erano miei ex compagni. Mi sono stati molto vicini, mi hanno veramente aiutato tantissimo, quindi il mio è un ringraziamento sentito nei confronti di Ale, per quello che ha fatto l'anno scorso, per quello che ha fatto in tutti questi anni nella Juventus. E' una presenza che sicuramente manca, però sappiamo benissimo che bisogna sempre andare avanti nelle cose, nella vita, e io a lui auguro le migliori fortune perchè se le merita, per quello che ha fatto e per quello che sicuramente farà nel presente e farà nel futuro".

griglia d'attacco ad oggi

C'era una volta l'iper Milan con l'attacco atomico desiderato in jeans Ibra-Tevez e in smoking con Pato. Poi il sogno e' svanito e ora rimane solo l'assegno a vuoto che Ibra vorrebbe fare. L'attacco rossonero l'anno scorso era Pato, Robinho, Ibrahimovic. Cassano e El Shaarawy e poi anche Maxi Lopez. La Juventus si presentava ai nastri di partenza con Matri, Quagliarella, Del Piero, Vucinic e infine Borriello. Impossibile non evidenziare la differenza a favore del Milan, capace con Ibrahimovic di incutere timore. La Juventus ha vinto grazie al collettivo, grazie alla genialità di Vucinic, alla classe di Del Piero e al cinismo di Matri e Quagliarella. Oggi, il Milan potrebbe perdere il suo cannoniere principe, non ha confermato Maxi Lopez e vive delle amnesie di Pato, delle speranze di El Shaarawy e delle condizioni da verificare di Cassano e Robinho. Impossibile dire che succederà al 31 agosto, il Milan prenderà un top, la Juventus forse, ma se pareggeranno gli acquisti, la Juventus  eguaglierà o superera' l'attacco rossonero e non e' cosa da poco. L'arrivo di Giovinco aiuterà, Vucinic contribuirà con Matri e Quagliarella. Una sola assenza, Alessandro Del Piero, ma quella e' un'altra storia...

ECCO PERCHE' LUCIO HA DETTO CHE GLI SCUDETTI SONO 30...

Siccome i tifosi bianconeri non sono dei "pagliacci", ma tifosi preparati e non parlano sulla base delle teoria e sui complotti ma sui fatti, abbiamo voluto capire e indagare sul perchè delle parole di Lucio e abbiamo scoperto le motivazioni da cui nascono le parole del brasiliano. Il nuovo acquisto della Juventus, che ha parlato di 30 scudetti, ha detto quelle cose non per convenienza, ma semplicemente da uomo di campo, capace di avere sensazioni e di valutare le cose oggettivamente.




La prova e non la teoria arriva direttamente da queste partite. 19/10/2004 Juventus-Bayern Monaco 1-0 (Champions League)

03/11/2004 Bayern Monaco-Juventus 0-1 (Champions League); 18/10/2005 Bayern Monaco-Juventus 2-1 (Champions League)

02/11/2005 Juventus-Bayern Monaco 2-1 (Champions League).



Lucio con il Bayern ha affrontato tra il 2004 e il 2005 la Juventus ben quattro volte e perso tre volte su quattro. Insomma, avrà visto chi giocava in quella Juve e valutato se quella formazione era una formazione "aiutata" o se era una formazione di campioni. Insomma, un'idea se l'è sicuramete fatta, come se lo era fatta affrontandola gli anni prima con il Leverkusen (1 sconfitta e una vittoria).



Insomma, chi dice che Lucio non ha detto quello parole con il cuore ma per convenienza offende Lucio, ma offende il calcio. Tanto per rinfrescare la memoria ai dubbiosi, vi inviatiamo a vedere qui questo video, indovinate chi fa la giocata meravigliosa e chi mette in rete. CLICCA E Guardate chi sta vicino al marcatore del gol... l'insospettabile mister X. Sicuramente un'ottima visuale per valutare una squadra.

I LILLIPUZIANI SCACCIANO "GULLIVER"

C'era una volta un gigante grosso, cattivo e forte, molto forte. Quel gigante aveva una bella maglia zebrata ed era guidato da un uomo "bisiaco" forte e concreto. Vinse due scudetti, ma l'uomo con il telefono nerazzurro glieli porto' via. Il gigante allora passo' il fiume della coerenza e vinse campionati e titoli in un mondo fatto di avversari piccoli come puffi. Fuggi' poi via in Spagna per tornare in Italia tra le furie rossonere. Ancora gigante, ancora GULLIVER, ma solo per un anno, perché poi trovo' chi era capace di fermarlo, di batterlo, di renderlo sterile. Chi l'ha detto che si vive di solo "Gulliver"? Conte in campionato disse: "Ibrahimovic mi da la sensazione di essere Gulliver, è un gigante". Fortunatamente i giganti a volte perdono e i Lillipuziani vincono. Conte ha guidato i suoi Lillipuziani alla vittoria e li ha resi giganti dentro. La Juventus, una squadra capace di partire come una Lilliput con la voglia di essere grande. La nuova stagione vedrà un Milan senza GULLIVER e la Juventus, ricca di talenti di piccola statura come Giaccherini e Giovinco ma geniali, come i piccoletti "folli" del Barcellona. Pensiamo che anche i lillipuziani possono a volte fare male, anche se un Gulliver fa comodo, soprattutto allo spettacolo del campionato. Peccato vederlo andare via, anche se se forse da chi guadagna certe cifre ci si aspetterebbe forse un minimo di gratitudine in più verso il datore di lavoro, ma del resto non e' affar nostro, noi siamo di Lilliput, viva Lilliput!!!.

assolto da...

C'è chi lo vuole patteggiante, c'è chi lo vede colpevolissimo, chi lo vede creatore di bische clandestine e anche chi lo vorrebbe addirittura in manette. Fortunatamente non decidono loro, decide lo sport, decidono i tifosi e quanto visto oggi a Chatillon è chiaro e univoco: ASSOLTO!!!  Il popolo bianconero oggi si è unito, stretto all'univoco all'uomo del destino, all'uomo che è stato fondamentale per riportare la Juventus dove merita. Una testimonianza di affetto infinita, massiccia, unica che è impossibile non evidenziare. Il popolo bianconero non solo assolve Antonio Conte, ma anzi, lo esalta, lo promuove a icona di Juventinità. Affetto e assoluzione per Conte, esaltazione per Andrea Agnelli, il popolo bianconero oggi non è mai stato così unito. Palazzi decida pure come preferisce, l'opinione del popolo bianconero non cambierà.

La Juve ha pagato!!!!!

Confessiamo la Juventus ha pagato! Luciano Moggi ha pagato! Ha pagato gli arbitri? Purtroppo per Zeman no.... ha pagato un contro salato e ingiusto con la giustizia, ecco cosa ha pagato. Se le parole di Zeman si fossero fermate a "ha pagato" allora avremmo potuto completarle noi, invece no. Ci tocca quindi correggere e utilizzare quanto detto pochi giorni fa dal pm De Martino che dice che sia impossibile dimostrare un reato associativo quando non ci sono soldi. Non c'erano soldi (li avete trovati? a noi non sembra), quindi il reato associativo per proprietà transitiva, non esiste.




Purtroppo per qualcuno nel 2006 di soldi non c'erano. Noi ricordiamo invece volentieri storie di Rolex, ma quella è un'altra storia, storie di extracomunitari misteriosamente diventati comunitari, ma quello come al solito non vale, perchè non arriva da Torino, non arriva dalla Juventus, non arriva da Luciano Moggi. Moggi ha pagato si, ma ha pagato troppo, senza motivo e con lui la Juventus, se lo ricordi qualcuno e non dica che ha pagato soldi, perchè rischia di fare la fine del disinformato e incompetente e con lui chi scrive e pubblica queste cose, lo stesso disinformato che oggi perde trenta a zero...

dieci sogni del ritiro

Si parte, dopo il vernissage di ieri, oggi Antonio Conte farà salire tutti sul pulmino e via verso Chatillon e la Vallée. Sicuramente su quel pulmino in tanti hanno paura a salire, perchè si sa ormai che quando si sale, si scende nel regno della fatica, del sudore, del lavoro e Antonio Conte nei giorni di ritiro spremerà al massimo i suoi ragazzi per creare le basi del lavoro di una stagione lunga e sicuramente faticosa.




Le aspettative anche per questo ritiro sono tante.



Si parte dal pubblico: l'anno scorso a Bardonecchia fu un atto di amore sconfinato e incredibile. Anche quest'anno i tifosi arriveranno in massa e si prevede già il tutto esaurito. Ci sarà il summer village e i giocatori vivranno sicuramente il tifo più bello e genuino.



Secondo elemento sono i giovani da scoprire. Di Magnusson e Masi, abbiamo già detto un paio di giorni fa, ma attenti anche a Boakye, talentino con il piede caldo e Bouy, un altro che arriva con le stimmate della promessa, firmato Mino Raiola.



Ovviamente dal ritiro i tifosi si aspettano tanti gol. Allenamenti con spettacolo incluso e bomber in vetrina. Sarà Matri il goleador, oppure Quagliarella e Vucinic lo insidieranno? E se il giovane Boakye si rivelasse un gran cecchino?



Se si sale in quota lo si fa per fare fatica, evitare il caldo stressante di Torino e mettere fieno in cascina.



Altro elemento fondamentale da far imparare ai nuovi è la cultura del lavoro. Antonio Conte in questo è maestro jedi e sicuramente i nuovi sapranno subito capire perchè la Juventus l'anno passato ha vinto.



Nessuna sorpresa: ovviamente venerdi Conte si assenterà, però non possiamo e non vogliamo credere che durante questi giorni possano arrivare brutte sorprese. L'allenatore di quest'anno deve e può essere solamente Antonio Conte.



Risate: il ritiro serve a lavorare, ma anche a ridere, scherzare, conoscersi e farsi conoscere. I tifosi bianconeri hanno scoperto l'anno passato la simpatia di Simone Pepe, l'entusiasmo di Storari, la classe di Vucinic e ognuno saprà portare il suo piccolo tassello.



Gruppo: inutile non ricordare come il gruppo e rendersi parte di un gruppo sia un elemento fondamentale per diventare grandi. I giocatori bianconeri dovranno esserne parte e integrarsi alla grande fin dall'inizio. Con il gruppo si ottengono i risultati, solo con il gruppo.



Entusiasmo dei nuovi: mancheranno Giovinco (non nuovissimo), mancherà il famoso top, ma ci saranno i vari Lucio, Asamoah, Isla, sicuramente tre giocatori capaci di portare esperienza, entusiasmo e classe. Tre giocatori di livello internazionale che dovranno assimilare il fare tattico del mister. Ci incuriosisce molto il caso Lucio, lo abbiamo accolto e lo vogliamo accogliere con un sorriso, il sorriso e la speranza di rivedere un grande campione.



Prassi: la prassi e la storia dicono che le grandi Juventus si costruiscono in ritiro. I tifosi vogliono rivedere quella grande Juventus ammirata l'anno passato, sono "famelici", sono vogliosi di rivedere il mister, vogliono sognare ancora, fateci sognare ancora.



PS. avremmo sognato volentieri un top player in ritiro, ma con questo termine mancheremmo di rispetto a chi c'è e soprattutto a chi ha vinto l'anno scorso, perchè sono stati tutti top. Le vittorie si fanno anche senza i top player, quindi arrivi chi arrivi, l'importante è che sia motivato e che Antonio Conte riesca ancora una volta a tramutare in oro tutto quanto gli arriva sotto mano.

lunedì 9 luglio 2012

LE PUNTE SARANNO CINQUE, I TRE NOMI OVER THE TOP ...

La Juventus cerca il top player, ma attenzione non cerca solo quello. Come tutti sanno con le tante competizioni ci vogliono almeno cinque attaccanti in rosa. Erano cinque l'anno scorso (Del Piero-Vucinic-Matri-Quagliarella-Borriello), saranno cinque a maggior ragione quest'anno. Attualmente in rosa ci sono Vucinic-Giovinco-Matri-Quagliarella, manca quindi il quinto. Logico pensare che se arriverà il "top player", qualcuno possa scalare in seconda fila. Difficile arrivare al "famoso" top, ma non impossibile. Nel frattempo vale la pena ipotizzare chi possa essere il quinto, perchè Matri e Quagliarella non accetteranno quel ruolo, qualora arrivasse uno tra Van Persie, Jovetic e Suarez. Analizziamo i nomi "over the top", consapevoli che il budget per l'operazione quinta punta è di 6 milioni di euro più l'ingaggio. Difficilmente sarà Manolo Gabbiadini, che non accetterebbe un ruolo in sordina dopo aver già fatto un anno a Bergamo giocando poco, se arriverà sarà in comproprietà e di passaggio verso Bologna. I nomi possibili oggi sono tre. Mattia Destro è in pole, grazie alle sue doti, la Juventus lo valuta con attenzione. La quotazione di 11 milioni (sopra il budget, ma con ingaggio più basso rispetto al altri) non frena la società bianconera perchè il giocatore tra qualche anno potrebbe valere di più. A scendere due nomi che faranno rabbrividire qualcuno: Gianpaolo Pazzini e Marco Borriello. I due attaccanti vivono situazioni ai margini nelle rispettive squadre e potrebbero essere un'occasione intrigante per la dirigenza bianconera. Il primo, qualora l'Inter lo offrisse a 5-6 milioni potrebbe stimolare le fantasie di Beppe Marotta che lo stima infinitamente. Il secondo, qualora la Roma lo liberasse a 1-2 milioni potrebbe essere riportato a Torino (con ingaggio spalmato, ovviamente), perchè Conte lo ha voluto e lo rivorrebbe. Insomma, la Juventus non ha fretta e aspetta, l'idea è quella di spendere il meno possibile, le occasioni si potrebbero presentare inaspettatamente da qui a fine agosto.

COME PRIMA, PIÙ DI PRIMA

Ci siamo quasi, fortunatamente si riparte. Ci siamo stancati o forse no, in queste settimane a parlare di mercato, ma sicuramente siamo pronti a rituffarci sul campo. Abbiamo voglia di rivivere le emozioni del passato, le bellissime e calde sensazioni di Bardonecchia, le belle emozioni che ci diede Antonio Conte. Nessuno fermerà l'entusiasmo bianconero che anche quest'anno a Chatillon, deve essere come prima e ancora più di prima. I tifosi bianconeri si aspettano di rivedere lavoro, forza, continuità, impegno e tanta corsa. C'e' voglia di Juve, c'è voglia di vincere come se l'anno scorso non fosse esistito, c'è voglia di dimostrare ai detrattori e sono tanti, che questa squadra anche con due competizioni può dare molto. I tifosi aspettano con ansia, hanno voglia di Juve.

IL PODIO DI ANTONIO CONTE...

Mister Conte aspetta, consapevole di avere una squadra forte e rinforzata attende...si gode gli ultimi giorni di vacanza e pensa. Tanti pensieri, ad esempio dove collocare Mauricio Isla quando starà bene: avanzato o più esterno basso? Un pensiero anche al ruolo di Giovinco: attacco a tre con Vucinic e uno tra Matri e Quagliarella o attaccante di fantasia nel 3-5-2 al posto del Montenegrino? Tante idee e tra le tante compare il podio: i tre attaccanti che lui vorrebbe e che lo fanno sognare. I nomi sono diversi, ci sono sicuramente Higuain, Suarez e anche Dzeko, ma tre più di altri, sarebbero di gradimento. Ai piedi del podio ci sarebbe Jovetic, talento montenegrino abile sia come fantasista che in fase realizzativa, insomma un obiettivo possibile anche perché costa meno e ha un ingaggio più accessibile di altri. Medaglia d'argento per Robin Van Persie, forse il più apprezzato a livello internazionale. Per lui parlano i numeri. Ingaggio proibitivo, mentre per il cartellino, meglio chiedere a Wenger. In cima al podio Edison Cavani, per lui parla lo score nazionale, giocatore pronto. Controindicazioni la volontà di De Laurentiis e il cartellino costosissimo. L'ingaggio non sarebbe un problema, la Juventus può arrivare tranquillamente ai cinque milioni che vuole il giocatore, il Napoli non si sa... Purtroppo o per fortuna per i partenopei decide De Laurentiis e al momento la testa del podio rimane un'utopia.

QUASI PRONTI...

Stiamo per entrare nelle fasi calde di inizio dei ritiri, qualcuno comincia a fare proclami, qualcun altro preferisce partire a fari spenti. La Juventus si radunerà tra pochi giorni per iniziare un viaggio lungo e difficile, ma molto stimolante. Le doppie competizioni sono il sale e il cuore della stagione bianconera. Le grandi Juventus del passato sapevano gestire i doppi impegni e scrivere pagine memorabili. Lo stesso dovrà fare la Juventus di Conte. Non una sola partita ma due settimanali. L'obiettivo e'essere pronti a settembre, l'obiettivo e' mettere fieno in cascina fino a maggio. Conte ci sta già pensando e con lui tutto il popolo bianconero. Marotta nel frattempo lavora, la rosa e' buona, ma mancano due ritocchi, forse qualcosa a sinistra e l'attaccante. La priorità, pero' ora e' vendere, per acquistare ancora c'è tempo....

JUVENTUS- ZEMAN: 30 O SE PREFERITE 28 A ZERO

Fortunatamente il calcio di serie A ci ha restituito Zdenek Zeman, fortunatamente c'è lui che ci permette di trovare, dopo Mourinho un simpatico interlocutore per parlare degli scudetti. La sua dichiarazione di oggi ci permette di parlare del nuovo allenatore della Roma. Invece di discutere della sua squadra, il Boemo ha preferito soffiare sul fuoco delle polemiche: «La polemica legata all'idea di mettere la terza stella sulla maglia della Juventus? Ho già dato la mia opinione, per me gli scudetti sono tanti quanti sono stati assegnati. Certo, se mi leggo qualche dichiarazione e qualche libro penso che già 28 sono troppi...». Povero Zeman, evidentemente non ha seguito i processi, del resto per lui contavano i guardalinee che andavano a sbattere su Aldair che metteva i guantini per battere le rimesse laterali... Che ridere. Ci fa proprio ridere,  la migliore risposta l'ha data Jose Mourinho un paio di settimane fa: "Zeman ....non lo conosco. Dove gioca? Ah, è un allenatore, non lo sapevo... Adesso che sono in vacanza andrò su Google per cercare di sapere cosa ha fatto, cosa ha vinto.... ". Siamo andati su google e vi riportiamo il palmares del grande santone del calcio mondiale, tale Zdenek Zeman: Campionato italiano di Serie C2: 1 Licata: 1984-1985, Campionato italiano di Serie B: 2 Foggia: 1990-1991 Pescara: 2011-2012. Gia' Antonio Conte, l'anno scorso, poteva vantare come allenatore un palmares pari a quello di Zeman. Purtroppo non vediamo scudetti, coppette, manco una Mitropa. Insomma, questo alfiere del calcio moderno, simbolo per alcuni del calcio champagne, non ha mai vinto nulla. La domanda che si fanno molti e': cosa ricorderanno tra trent'anni di Zeman? Nulla, nessuno si ricorderà di lui. Fortunatamente tra trent'anni tutti si ricorderanno della Juventus e dei suoi trenta scudetti, oltre a quelli che vincera' ancora (i tifosi bianconeri  sperano tanti). La differenza tra la Juventus e Zeman e' come quella che c'è tra il giorno e la notte, chi vince sempre e chi quasi mai, anzi mai palmares alla mano.... Purtroppo 30 a zero e palla al centro, forse  Zeman potrebbe arrivare a uno, ma si dovrà impegnare molto...

LO JO-JO GIRA SOLO A UNA CONDIZIONE....

In questi giorni abbiamo sentito parlare spesso di Stevan Jovetic. Tante parole, tante ipotesi. Di lui avevamo parlato circa un mese fa, quando sul giocatore c'era anche il Napoli.  In quell'occasione il direttore sportivo della Fiorentina Prade' aveva chiaramente smentito l'ipotesi cessione: "Nessuno dei due lascerà il 'Franchi (Jovetic e Behrami). Il montenegrino non è sul mercato, e questo tormentone si chiuderà il 6 luglio quando il ragazzo tornerà con noi". A quelle parole fece eco il presidente Della Valle.  Impossibile, quindi, ipotizzare la cessione. Ora il sei luglio e' arrivato e le certezze viola potrebbero diminuire. Il giocatore allora non era sul mercato, ora chissà. Sicuramente la partenza di Jovetic sarebbe un bel colpo per la Fiorentina e Firenze. Il giocatore partirà ma solo a una condizione, la Fiorentina decida il cambio di rotta e accetti la quotazione di trenta milioni bianconera composta da quindici milioni cash, un attaccante della rosa e un centrocampista tra Pazienza e Padoin. La Juventus e' pronta all'offensiva, come lo era un mese fa, ma e' la Fiorentina che deve mettere il cartello Vendesi

LE PROSSIME PAROLE DI MAROTTA....

Più di un anno fa spendemmo parole e parole su un affare che appare molto simile a quello Verratti. Parliamo del brasiliano Piazon che si trasferì al Chelsea dopo essere stato vicinissimo ai bianconeri,l'accordo con il San Paolo era stato raggiunto e mancava solo quello con il giocatore. In pratica una differenza di circa un milione di euro lordo (per ciacun anno di contratto), 500,000 euro netti. Allora Marotta commentò così: "Sono onorato di non aver preso Piazon a queste con­dizioni. Non sarebbe stato etico riconoscere a un mino­renne uno stipendio da un milione di euro. Cosa avreb­bero pensato i giovani con cui si sarebbe ritrovato a giocare, ragazzi che devono ancora firmare un contratto professionistico? E’ ipocrita sostenere che i calciatori guadagnano troppo e poi criticare il nostro comporta­mento in questa circostan­za". Visto quanto fatto in questo periodo da Piazon possiamo dire che alla fine ha avuto ragione Beppe Marotta, soprattutto alla luce della bella stagione del settore giovanile bianconero che non ha per nulla sentito la mancanza del brasiliano. Anzi, il dirigente bianconero insieme a Paratici ha quasi chiuso per Paul Pogba, numero uno della nazionale under 19 francese. Oggi, per Verratti ci aspettiamo le medesime parole. Spendere oltre 20 milioni tra cartellino e ingaggio per un giocatore di diciannove anni, bravissimo, ma solo una promessa da confermarsi non è etico, è fuori mercato. Forse domani Verratti diverrà il numero uno, ma al momento quelle cifre sembrano esagerate.

IL SEGRETO DI BATMAN E ROBIN

Dopo l'estate scorsa vissuta sul fil di Aguero, questa volta e' arrivato il momento dell'estate firmata Batman e Robin. Robin e' Van Persie, l'uomo da sei milioni di dollari, l'uomo che fa sognare e a ventinove anni potrebbe far diventare grande chi lo compra. Difficile capire chi sarà il suo Batman, compagno e amico capace di portarlo a casa. Marotta lo vorrebbe ma senza spendere 80 milioni tra ingaggio e cartellino, Mancini lo vuole e quei soldi li può spendere, Wenger lo vorrebbe tenere perché forse di quindici milioni potrebbe anche fare a meno. Van Persie da par suo vorrebbe anche la Juventus, a lui l'Italia non dispiace, ma la domanda viene spontanea: ne vale la pena? Libero dibattito, il giocatore non si discute, la Juventus farebbe un salto incredibile in avanti, ma aumenterebbero anche i costi. La Juventus avrà il suo Robin a una sola condizione: Van Persie e Wenger dovranno venire incontro alla società torinese. Quindici milioni di euro per il cartellino, cinque e mezzo, massimo sei più bonus per l'olandese, totale costo dell'operazione per tre anni circa 50 milioni, tanti ma accettabili per il valore del giocatore, purtroppo  molto meno rispetto al City, per questo la palla passa a Van Persie.

LA DISCORDIA VALE 14 MILIONI

Quattordici milioni di euro, tanto vale il tema della discordia di oggi.  Quattordici milioni come quella cifra che il Paris Saint Germain vuole offrire a Marco Verratti. Cifra a cui aggiungere un ingaggio sicuramente importante per un ragazzo di diciannove anni. Nessuno in Italia avrebbe potuto e voluto competere su quelle cifre. Etico? Considerando che l'etica in Italia e' andata in prescrizione da tempo ci sentiamo di dire che va bene così. Va bene che il Paris spenda e spanda, tanto del fair play chissenefrega. E' giusto indebitarsi come fanno Real e Barcellona, tanto poi paga l'Europa. E' giusto spendere alla follia, come fa il Manchester City. Ci parlano tanto di fair play ma e' tutta utopia, chi ha i soldi compra e forse fa bene, del resto quando lo facevano i Cragnotti, i Tanzi, i Berlusconi e i Moratti andava bene no?  La discordia ora vale quattordici milioni, ma forse solo perché Verratti lo vorremmo volentieri nella nostra squadra, tra un paio di anni...Ma forse e' sarà solo un Arrivederci, chissà

TASTIERA VELENOSA: NON C'E' PIU' RISPETTO...

Non c'è più rispetto cantava Zucchero. Non c'è più rispetto potrebbero cantare in tanti in questo periodo. All'Inter il rispetto e la riconoscenza è una parola che sembra svanita. Lucio appiedato, Julio Cesar trattato come l'ultimo portinaio di serie B, Maicon quasi sparito, Pazzini accantonato. Insomma, una rivoluzione che andrà valutata solo con i risultati. Se da una parte la società ha messo alla porta i reduci delle vittorie (eccetto Pazzini), dall'altra ce n'è un'altra che vive l'ansia dei risultati raggiunti. Il Napoli, per bocca del suo presidente se l'è presa con i malcapitati di turno due giorni fa. Un povero giornalista preso a cattive parole e forse qualche tensione. Purtroppo si dovrebbe parlare sempre e solo di quello che vogliono alcuni, ma non è così che gira il mondo. Il mondo del calcio vive di alti e bassi e il Napoli che in questi due anni ha toccato il top dell'era post Maradona, dovrà vivere con l'assenza di Lavezzi e i mal di pancia di Cavani. De Laurentiis vive il momento della difficile scelta: concedere ingaggi da top a Cavani e a  scalare agli altri o vederli partire? Non vorremmo essere in lui, ma ricordiamo che se un giocatore vale 70 milioni, allora vale anche cinque milioni all'anno di ingaggio...Infine due parole sul rispetto. Abbiamo letto che anche Ranocchia è stato chiamato da Palazzi. Domanda: perchè su Bonucci tanto rumore e su Ranocchia nulla fino alla chiamata? Quanto successo a Ranocchia (trafiletto solo per la chiamata) è l'iter corretto. Del resto noi crediamo che Ranocchia sia estraneo come Bonucci, ma vorremmo  vedere in futuro trattamenti indentici. Il rispetto va servito a tutti, Bonucci, Ranocchia e tutti gli altri, Antonio Conte  e Gianluigi Buffon, compresi, GRAZIE!!!

MARCO, SEI SICURO?

Ore decisive queste per quella che potrebbe essere una delle trattative più calde dell'estate. L'astro nascente del calcio italiano al Paris Saint Germain. Oltre dodici milioni di euro al Pescara, oltre un milione e duecentomila euro al giocatore. Contratto importante e concorrenza sbaragliata. Sbaragliati e delusi anche i tifosi bianconeri che già avevano scritto alla redazione e pregustavano il talento come futuro erede di Pirlo. Ci dispiace molto vedere un talento così puro volare via, ma contemporaneamente per la Juventus è impossibile competere a quelle cifre. In ogni caso, se si trasferirà a Parigi, faremo tutti il tifo per Marco Verratti di cui abbiamo ammirato le doti quest'anno a Pescara, faremo il doppio tifo affinchè possa trovare spazio, perchè sicuramente non sarà facile l'adattamento e se tra qualche anno vorrà ritornare in Italia e magari a Torino, lo accoglieremo a braccia aperte, del resto lo abbiamo già visto con la maglietta bianconera e chi l'indossa (anche da bambino) non la scorda mai.

FACCIA A FACCIA SFIORATO... PECCATO

Conte ascoltato il 13 luglio, Carobbio ascoltato il 10 luglio, avremmo pagato oro per vederli faccia faccia. Avremmo pagato oro per vedere mister Conte abbattere una ad una tutte le accuse e le parole di Carobbio. Non sarà così purtroppo. Il confronto sarà tramite Palazzi con tre giorni di differenza. La Juventus inizierà il ritiro il giorno dodici e dopo un solo giorno Conte partirà per questo interrogatorio. La speranza, ma anche la convinzione di tutti è che non ci sia nulla. Troppo grande è la correttezza di mister Conte e troppo alti sono i valori del mister bianconero. Sull'ex giocatore del Siena non ci espremiamo....ci sarebbe solo piaciuto vedere un bel confronto faccia a faccia all'americana, sicuramente il Mister ci avrebbe messo la stessa grinta e determinazione ammirata in questo anno di Juventus.

TURNOVER PER TUTTI ECCETTO UNO, A MENO CHE...

Isla e Asamoah sono arrivati e già in tanti si chiedono dove saranno collocati. Giovinco scalpita e pure per lui si dovrà trovare collocazione. Lucio cerca un posto nell'undici anche se con tre vicecampioni d'Europa sarà difficile trovare posto nella formazione tipo. Insomma, la dirigenza bianconera sta agendo molto bene e trovando per ciascun giocatore un alter ego che equivalga, almeno sulla carta il titolare. Per Buffon c'è Storari. Lichtsteiner ha Ceceres o Isla. I tre centrali hanno Lucio e all'occorenza Caceres stesso. Vidal e Marchisio hanno Marrone o all'evenienza Padoin, Giaccherini ed Asamoah. De Ceglie ha Estigarribia. Vucinic, Giovinco e Matri/Quagliarella. Al momento quasi tutti hanno una controfigura pronta a fare meglio o come il titolare di ruolo. Una sfida nella sfida che però vede un solo uomo che non trova partner: Andrea Pirlo. Il genio bianconero non ha ancora un alter ego in rosa. Qualcuno come Marrone potrebbe candidarsi ma è quasi impossibile trovare "l'altro Pirlo", vale a dire qualcuno che possa togliere peso dall'ex milanista e soprattutto dargli il cambio all'occorrenza.Gli indiziati sono tanti ma impossibile eguagliarlo. L'unica soluzione qualora il regista mancasse sarebbe passare al centrocampo a tre con Marchisio, Vidal e uno tra Asamoah e Isla.... Cosa fare?  Meglio imparare la formula della clonazione. Al momento noi non la conosciamo, chiederemo a Marotta

E SE VI DICESSIMO CHE LUCIO ...

Circa due mesi fa avevamo scritto: "E se vi dicessimo che Nesta?". Erano i giorni caldi in cui circolava l'indiscrezione del possibile passaggio di Alessandro Nesta in bianconero. Anche allora in molti arricciavano il naso sul nome di Nesta, proprio come oggi fanno con Lucio. Difficile prendere una posizione netta, anche perchè a vedere gli ultimi due campionati di Lucio, non ci sarebbe da esaltarsi. Più facile, però fare una considerazione logica e totalmente imparziale. L'affare Lucio è interessante, il giocatore è sicuramente integro, tanto da aver giocato quest'anno più degli anni scorsi con ben 34 partite in campionato. Sicuramente il costo del suo ingaggio è notevole, ma visto che la Juventus vuole presentarsi ai nastri della Champions non come sparring partner ma come protagonista, Lucio rappresenta sicuramente un giocatore capace di incutere ancora rispetto. Sicuramente sarà difficile vederlo scattare e inseguire l'uomo, ma quando ci saranno incontri ravvicinati, squalifiche o semplicemente bisogno di esperienza Lucio, sicuramente potrà dire la sua. Va valutato l'aspetto motivazionale e di adattamento al ruolo di attore non protagonista, se il giocatore sarà disponibile, tanto di cappello. Come ricordato anche per l'affare Nesta, vogliamo ricordare agli scettici un precedente. La Juventus del passato ha spesso pescato giocatori di esperienza che sono poi risultati fondamentali. La prima Juventus di Lippi aveva Luca Fusi il primo anno e per la Champions (operazione che ci ricorda molto quella possibile di Lucio) prese Pietro Vierchowood che in quella Juventus giocò con la Juventus 21 partite e segnò  2 gol. In bianconero vinse la Champions League giocando da titolare, all'età di 37 anni, la finale contro l'Ajax. Riprendiamo ancora le  parole di allora di Vierchowood che potrebbero essere un monito  forse: "Sono arrivato a Torino, essenzialmente per vincere la Champions; non ho dimenticato al sconfitta di Wembley, contro il Barcellona, ed ora vorrei prendermi la rivincita. Anche per questo, oltre al grande fascino che emana la Juventus, ho preferito un contratto annuale con i bianconeri, piuttosto che uno biennale propostomi da Roma e Fiorentina". Anche in questo caso Lucio rifuterebbe opzioni più vantaggiose come Malaga e la Turchia. La speranza è di ripetere con Lucio un altro colpo alla Pirlo. Marotta avrà ancora ragione? Parla con Pavan dell'affare Lucio

PORTAFOGLIO LARGO O BRACCINO CORTO?

L'operazione Isla è stata ufficializzata. Ben 36 milioni di euro in due anni(pagamenti triennali, va ricordato). Sicuramente una spesa ingente per la Juventus che ammortizzerà la spesa con la plusvalenza da quasi un milione e mezzo per Cristian Pasquato. Praticamente per la sessione corrente la spesa complessiva è di diciotto milioni e quattrocentomila euro, in pratica sedici milioni e novecento mila al netto di Cristian Pasquato. Due acquisti importanti calcolatrice alla mano, che dovranno confermarsi sui livelli di Udine. Sicuramente dei due quello che affascina maggiormente è Mauricio Isla, per doti, per temperamento, sicuramente un giocatore che potrà entrare nel cuore dei tifosi come Arturo Vidal.  Kwadwo Asamoah, rappresenta invece, l'elemento da scoprire. Fondamentale ad Udine, il ghanese dovrà trovare a Torino la sua collocazione tattica. Fortunatamente entrambi li scopriremo a Chattillon, anche se Isla dovrà recuperare con calma, visto l'infortunio della scorsa stagione. Se da una parte c'è il portafoglio largo, come evidenzia anche la lauta offerta a Lucio, dall'altro c'è il braccino corto. Il braccino è quello dell'offerta per Robin Van Persie. Prime schermaglie e prima mini-offerta da dieci milioni di euro. Purtroppo da qui ad agosto la Juventus dovrà necessariamente fare di necessità virtù e focalizzarsi sulle cessioni. Fondamentale raccimolare almeno 15-20 milioni dai vari Felipe Melo, Elia, Krasic e Zigler. In caso contrario il braccino corto diventerà non un'eccezione, ma la regola.